Il Computer Art Congress è un evento di respiro internazionale su arte, scienza, tecnologia, e design. Dopo il debutto della prima edizione a Parigi (2002), il CAC si è spostato a Città del Messico (2008), per poi tornare a Parigi (2012), e recentemente è stato ospitato a Rio de Janeiro (2014). In quattordici anni, una comunità di artisti, curatori, ricercatori, studiosi, scienziati, designer, studenti, e professionisti ha dato il proprio contribuito al settore con opere d’arte, articoli scientifici, tavole rotonde, workshop e mostre, esplorando temi quali “forme emergenti di arte digitale”, “arte postdigitale”, e “arte digitale per tutti”.
Nel 2016, la 5^ edizione del Computer Art Congress si terrà a Parigi, organizzata dal gruppo di ricerca Citu-Paragraphe presso l’Università di Parigi VIII, in collaborazione con l’Università del Michigan, l’Università di Hong Kong, l’Universidade Federal do Rio de Janeiro e il RAN (Réseaux d’Art Numérique). Il tema scelto per questa edizione è “l’archiviazione e l’esplorazione dell’immaterialità”.
CAC.5 invita a presentare progetti interessati alla riflessione sull’opera d’arte quale oggetto materiale, ma invita anche a riflettere sulla complessità dei processi che circondano un’opera d’arte. A tal riguardo, l’opera d’arte potrebbe essere considerata per gli effetti emotivi o intellettivi che può scatenare, siano essi previsti o no dall’artista. Tali effetti possono dispiegarsi in piccola o vasta scala, da piccoli gruppi all’intero mondo attraverso tecnologie in rete e spazi espositivi estesi. Tuttavia, Internet e i dispositivi elettronici hanno dimostrato di essere meno stabili e duraturi di quanto in realtà sembrassero. In che modo analizzare le opere d’arte quando contempliamo la loro pluridimensionalità (concepita per e percepita in un universo in continuo cambiamento): temporale, spaziale, esplorativo, comunicativo, collaborativo? Qualunque indagine di argomento archivistico o rappresentativo diventa un tema complesso.
CAC.5 crede che questi punti sollevino problematiche spinose che spingono a interrogare i supporti “Materiali” che danno forma a un’opera d’arte; le modalità d’archivio che artisti, curatori, collezionisti e istituzioni utilizzano nella loro pratica; le appropriazioni di rimescolamento e ricatalogazione messe in atto dagli utenti comuni e dal pubblico; Inoltre, ci auguriamo che questi interrogativi iniziali spingano la nostra discussione verso visioni speculative sulla soggettività archivistica, creando obsolescenza, e preservando/conservando relazioni meta-organiche (ovvero relazioni tra organi tecnici, sociali e individuali visti come organismi autopoietici).
(dal comunicato stampa)
CAC – Computer Art Congress, 25-28 Ottobre – Digital Art: Archiving and Questioning Immateriality – 2016, Parigi
Il congresso è accompagno da una mostra con lavori di: Bill Miller (University of Wisconsin – Whitewater, USA), Conor McGarrigle (Dublin Institute of Technology, Ireland), Conor McGarrigle (Dublin Institute of Technology, Ireland), Daniel Buzzo (University of the West of England); Daniel Buzzo (University of the West of England), Gabriela Aceves Sepulveda (Simon Fraser University, Canada), Joana Moll (janavirgin.com, Spain); Mez Breeze (Mez Breeze Design, Australia); Paul Magee (The Slade School of Fine Art, UCL, England); Shu Lea Cheang (Independent artist, France); Alan Dunning (University of Calgary, Canada). Chiara Passa presenterà il suo Dimensioning #1.
Chiara Passa, Dimensioning #1, 2016,screen shot from VR project for Google Cardobard