Cristina Elias, artista brasiliana che espande la sua pratica performativa in una varietà di media: video, fotografia, installazione, sarà a breve a Roma per realizzare la sua performance Music Box allo Studio Stefania Miscetti, nell’ambito della nona rassegna di She Devil. Questo progetto, concepita nel 2016 e presentato a San Paolo del Brasile da Paço das Artes – MIS questo autunno, è parte di un’indagine transdisciplinare sull’identità femminile, sui suoi condizionamenti socio-culturali e storici e oscilla dalla sfera intima a quella che si intreccia a tematiche universali.
Per Music Box, Cristina Elias scrive un diario in tempo reale su di una grande tela che materializza il suo universo interiore e che diventa anche il suo raggio di azione. Da qui ha inizio un racconto che prende forma ‘con’ e ‘nello’ spazio, quello costruito dal movimento, dalla scrittura, dalla musica, dal loro reciproco amalgamarsi e ricombinarsi, occupando l’intero spazio della galleria. La natura performativa della ricerca di Cristina Elias torna così alla sua radice analogica.
Nel video Oggetti della vita quotidiana (2017), parte della rassegna, la tecnica dell’animazione in stop motion restringe il corpo e la presenza dell’artista alla dimensione e alla funzione di una lancetta che scandisce le ore (e che rivela così lo scritto del suo diario che sul finale la contiene).
Con Music Box, questa sfumatura dimensionale slitta nella relazione che l’artista costruisce con lo spazio della tela, con quello della scrittura e con quello della galleria e dei visitatori. La colonna sonora, composta attraverso le scatole musicali manuali, diventa complice dell’immaginazione, che restringe la performer nello spazio di una scatola e la incarna in una metafora della condizione femminile. Da qui si sprofonda nella sfera intima della scrittura che lascia intravedere pensieri, confessioni, sensazioni dell’artista e che si scoprono riconoscibili dalla sensibilità collettiva.
Cristina Elias (1978-San Paolo del Brasile) ha conseguito un Master in Movement Studies presso la Central School of Speech and Drama (University of London, UK). Frutto di un percorso di ricerca incentrato su performance e danza, i lavori di Elias si sono ricongiunti ad un percorso sempre più transdisciplinare e multimediale. Le sue opere intendono costruire ‘ponti’ tra codici artisti differenti con un forte interesse per la ‘traduzione’ del testo in movimento e immagine. Il suo lavoro è stato presentato in diverse realtà private e pubbliche: Galleria Vermeho (San Paolo del Brasile, Museo MAXXI (Roma, 2015), Paço das Artes no MIS (San Paolo del Brasile, 2017). Ha ricevuto diversi premi, tra cui FUNARTE Women in Visual Arts (Ministero della Cultura Brasiliana, 2013) e il premio “Temporada de Projetos do Paço das Artes” (2016). Vive e lavora a San Paolo del Brasile.
Cristina Elias, Music Box, Studio Stefania Miscetti, Roma, performance
lunedi 6 novembre, 2017, 18.30
She Devil 9 è attualmente in corso da Studio Stefania Miscetti. La nona edizione è dedicata all’arte di oggi, presentando una serie di lavori prodotti negli ultimi tre anni. Il progetto è realizzato come collaborazione tra curatori e artisti, emergenti e affermati, nazionali e internazionali. Curatori: Benedetta Carpi De Resmini; Dobrila Denegri; Eleonora Farina; Veronica He; Pia Lauro; Alessandra Mammì; Cristiana Perrella; Lydia Pribisova; Elena Giulia Rossi; Alessandra Troncone; Paola Ugolini; Chiara Vigliotti. Artisti: Dilara Koz; Lara Torres; Ilaria Biotti; Shana Moulton; Elena Mazzi; Marta dell’Angelo; Rachel Maclean; Tracey Snelling; Cristina Elias; Shadi Harouni; Drifters; Lorna Mills.
Immagini: (cover 1-2-4-5) Cristina Elias, Music Box, 2016 – ongoing (3) Cristina Elias con Sergio Nesteriuk, Oggetti della vita quotidiana, 2017, still da video in stop motion, 4’52’’