Dal 9 all’11 maggio 2025 il pubblico potrà accedere all’ex deposito ATAC di via della Lega Lombarda per scoprire i lavori in corso della futura Biblioteca Civica di Città del Sole. L’iniziativa, promossa dal Municipio Roma II in collaborazione con l’impresa esecutrice C.C.C. Costruzioni Civili Cerasi e lo studio di progettazione Labics, intende: avvicinare la comunità al cantiere per illustrare lo stato di avanzamento dei lavori; presentare le nuove funzioni e gli spazi del nascente polo bibliotecario; valorizzare il restauro attraverso momenti di arte, cultura e partecipazione.
Grazie al coinvolgimento della Fondazione Gianfranco Dioguardi, di Dioguardi Lab e del programma Cantiere-evento, il cantiere diventa esperienza culturale, accessibile e gratuita. Durante le tre giornate, oltre alle visite guidate, sarà possibile assistere: alla installazione luminosa Pulse di Cristian Rizzuti, realizzata attraverso cento lampeggianti rossi da cantiere prodotti dalla storica azienda SISAS; alla performance di lettura, ideata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma, dedicata al mondo dei libri e delle biblioteche; all’allestimento di un banner, posto all’ingresso del cantiere, dove sarà riportata la citazione “È particolarmente semplice: si tratta di leggere insieme” di Emma Castelnuovo tratta dal libro “La via della matematica”.
Il titolo scelto per questa iniziativa “Posa del primo libro” è un invito rivolto a cittadine e cittadini a portare con sé un libro da lasciare simbolicamente alla futura Biblioteca, per contribuire così alla sua fondazione; un libro che possa testimoniare il ricordo legato al primo libro letto o al primo libro di formazione. L’iniziativa rientra inoltre nell’ambito della rassegna “Festa della Lettura” promossa annualmente dal Municipio II di Roma. Il programma di apertura del cantiere vede coinvolte anche le allieve e gli allievi della vicina scuola Fratelli Bandiera che, dopo aver svolto in classe un laboratorio didattico mirato all’autoproduzione di un piccolo libro, lo leggeranno all’interno del cantiere alla presenza dei genitori.
L’iniziativa – curata da Francesco Maggiore con il coordinamento di Giorgia De Giorgi, Carlo Picerno e Michela Rondinone – è un omaggio alla biblioteca come luogo di incontro, memoria e innovazione sociale. Gli eventi, a ingresso libero, si prefiggono di coniugare arte, cultura e partecipazione, creando momenti di confronto e di riflessione sul progetto di restauro in corso che vedrà presto aprirsi un nuovo e strategico presidio culturale sul territorio.
Il cantiere dialogherà con il contesto urbano attraverso un allestimento pensato per gli alberi di bandiera posti all’ingresso, dove verrà tesa una rete da cantiere impiegata come display analogico: frasi, citazioni e messaggi, realizzati con un lettering appositamente ideato, animeranno la superficie. Un tributo sarà dedicato a Emma Castelnuovo (1913-2014) e Lucio Lombardo Radice (1916-1982), pionieri della divulgazione matematica e innovatori nell’insegnamento. Un ulteriore omaggio sarà reso anche al pedagogista Alberto Manzi — insegnante nella vicina scuola “Fratelli Bandiera” — e al suo programma televisivo Non è mai troppo tardi. Infine, in occasione del cinquantenario della morte di Pier Paolo Pasolini sarà realizzato un allestimento dedicato alla sua opera.
Lo spazio sarà valorizzato attraverso un’installazione di Cristian Rizzuti dal titolo Pulse: un’opera di luci distribuite all’interno dell’ex spazio industriale ATAC. In questa fase di trasformazione, a sottolineare la presenza dei lavori in corso, Pulse prende vita attraverso il pulsare randomico di cento lampeggianti rossi da cantiere prodotti da SISAS, azienda leader nei sistemi di segnaletica e sicurezza dal 1980: elementi nati per segnalare pericolo, prudenza e ostacolo, vengono così trasfigurati in un’inedita opera luminosa. Il pubblico, invitato a esplorare lo spazio muovendosi all’interno e all’intorno dell’opera, è accompagnato da una colonna sonora appositamente composta da Julian Álvarez Chaia. Alcune luci lampeggiano all’unisono, suggerendo un ordine fragile; altre sono lasciate al caso. La loro distribuzione lascia intravedere il profilo della struttura che verrà, delineato nei contenuti che la abiteranno e dal pulsare delle attività che costruiranno nuove relazioni per intrecciarsi nel tessuto sociale e culturale. Alcune di queste luci, hackerate dall’artista attraverso l’utilizzo di schede elettroniche arduino, si illuminano con un proprio Codice Morse per trasmettere estratti dei testi selezionati durante la performance.
In occasione dell’inaugurazione, l’opera di Cristian Rizzuti diviene scenario di una performance site-specific realizzata, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma, per esaltare la bellezza effimera e il carattere in divenire del luogo. All’interno dell’area di cantiere, il gruppo di allieve e allievi dell’Accademia mette in scena un reading, interagendo con l’installazione Pulse e con il pubblico, sostenuti dal paesaggio sonoro di Álvarez. Ogni performer indosserà, come abiti di scena, dispositivi di protezione individuali e leggerà testi dedicati al tema dei libri e delle biblioteche, di noti autori tra i quali: W. Benjamin, J.L. Borges, R. Bradbury, I. Calvino, L. Canfora, G. Dioguardi, U. Eco, D. Pennac. L’evento, completamente gratuito e accessibile, invita la comunità a vivere la trasformazione in atto, interpretando il cantiere come luogo di inclusione, memoria e partecipazione culturale.Il programma di visite guidate al cantiere coinvolge anche scuole, università e associazioni, con l’obiettivo di promuovere percorsi condivisi e consapevolezza sul restauro del patrimonio. Le visite offriranno esperienze dirette a studenti, insegnanti, professionisti con approfondimenti tecnici e incontri con progettisti, amministratori e impresa. In particolare saranno coinvolte le allieve e gli allievi della vicina scuola Fratelli Bandiera che, dopo aver svolto in classe un laboratorio didattico curato da Giorgia De Giorgi e Michela Rondinone mirato all’autoproduzione di un piccolo libro, lo leggeranno all’interno del cantiere alla presenza dei genitori. Inoltre, nella mattinata di domenica 11 maggio, gli architetti Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori per Studio Labics guideranno le visite mostrando il progetto della Biblioteca.
Un’ulteriore apertura del cantiere sarà resa possibile, grazie a Open House Roma, evento annuale dedicato alla scoperta del patrimonio architettonico della città che si svolgerà dal 24 maggio all’1 giugno 2025: edifici normalmente chiusi al pubblico – dai palazzi storici alle architetture contemporanee – aprono le porte a visite guidate gratuite, affiancate da talk e passeggiate urbane, promuovendo la cultura dell’architettura e dell’urbanistica. L’apertura del cantiere della Biblioteca è programmata il 24 maggio.
«Come Municipio cerchiamo di integrare le iniziative culturali con l’associazionismo diffuso, le scuole, l’imprenditoria più aperta e sensibile, le grandi istituzioni culturali presenti nel nostro territorio», affermano Francesca Del Bello e Fabrizio Rufo, rispettivamente Presidente e Assessore alla Cultura e all’Università del Municipio II. Che concludono: «È un lavoro complesso, ma siamo estremamente soddisfatti del percorso fatto e dei risultati raggiunti in questi anni ed è in questa logica che si sviluppa l’iniziativa “Posa del primo libro”, realizzata grazie alla collaborazione con Fondazione Dioguardi e CCC Costruzioni Civili Cerasi».
(dal comunicato stampa)
Cantiere Evento. Biblioteca Civica di Città del Sole.
Venerdì 9 maggio: ore 18:00-22:00 con inaugurazione e performance ore 19:00;
Sabato 10 maggio: ore 10:00-13:30 e 16:30-22:00 con performance ore 20:00;
Domenica 11 maggio: ore 10:00-16:00;
Sabato 24 maggio (Open House Roma): ore 10:00-14:00 con prenotazione sul sito www.openhouseroma.org
Info e prenotazioni:
Fondazione Gianfranco Dioguardi: press@fondazionedioguardi.it
La nuova Biblioteca: La realizzazione della nuova biblioteca, firmata Studio Labics ed eseguita dall’impresa C.C.C. Costruzioni Civili Cerasi SpA, persegue due obiettivi prioritari: da una parte il rispetto dell’identità del manufatto originario ovvero della sua struttura spaziale, dall’altra la realizzazione di un luogo aperto alla città e alla collettività. Il nuovo progetto, la cui direzione lavori è affidata all’architetto Massimiliano Fusco, segue e rispetta la struttura tipologica originaria: la parte centrale diventerà l’area dedicata alla fruizione libera della biblioteca, una galleria urbana aperta e accessibile, che mette in collegamento la città ma al tempo stesso diventa luogo di aggregazione e socializzazione. Ai lati di questo ampio spazio centrale, si troveranno due sale polifunzionali per eventi e mostre. Al primo piano, grazie anche allo spazio ricavato attraverso due ponti sospesi nel vuoto, saranno collocati gli spazi più riservati, dedicati alla lettura e allo studio, oltre le sale dedicate ai bambini e agli adolescenti.
La C.C.C. Costruzioni Civili Cerasi S.p.A., fondata a Roma nel 1951, è una storica impresa nel settore edilizio con oltre 70 anni di esperienza sia nel settore pubblico che privato, distinguendosi per la capacità di affrontare progetti complessi e per l’attenzione ai dettagli. I titolari sono direttamente coinvolti nei processi manageriali, dalla progettazione alla gestione diretta dei cantieri, garantendo un alto livello di attenzione e qualità in ogni fase dei lavori. L’azienda si distingue per l’uso di tecnologie all’avanguardia e per la capacità di realizzare una vasta gamma di opere, tra cui: edifici residenziali, commerciali, industriali, militari, ecclesiastici, scolastici e sanitari. Tra i principali progetti realizzati figurano: interventi per enti come la Guardia di Finanza (Centro Logistico Villa Spada-RM), il Ministero delle Infrastrutture (struttura per la Polizia di Stato – Nettuno), Alenia Aeronautica (complesso industriale – Grosseto), Ministero della Difesa (edificio polifunzionale CINCNAV-Roma La Storta), interventi di ricostruzione post-sisma a L’Aquila e riqualificazioni dell’Ex Istituto Geologico L.go S. Susanna e dell’odierno cantiere del Teatro Valle in Roma.
Tra le iniziative private figurano immobili non residenziali, tra cui le sedi ad uffici di Terna S.p.A in Roma V.le E. Galbani e dell’AICS a Roma Via Cantalupo in Sabina con esecuzione di impianti all’avanguardia che utilizzano fonti rinnovabili.
Labics è uno studio di architettura e pianificazione urbana, fondato a Roma nel 2002 da Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori. Il nome Labics esprime l’idea di un laboratorio, un terreno fertile in cui circolano le idee. Coniugando ricerca teorica e sperimentazione applicata il campo di interesse dello studio si estende dalla progettazione urbana fino al disegno degli spazi interni, attraversando così le differenti scale e complessità del progetto. Tra i principali progetti realizzati si ricordano la Fondazione “MAST” a Bologna, il complesso polifunzionale “Città del Sole” a Roma, piazza Fontana a Rozzano, il nido-scuola Jacaranda a Milano, il restauro di Palazzo dei Diamanti a Ferrara e l’edificio universitario Cu.Bo, Campus Bio-Medico di Roma. Tra i progetti in corso di realizzazione vale la pena di menzionare il progetto vincitore del concorso per la Nuova Passeggiata Archeologica, la riqualificazione del Padiglione Centrale alla Biennale di Venezia, la Biblioteca di Città del Sole e infine il progetto di restauro e riuso di uno dei lotti della Crypta Balbi. Labics ha esposto il proprio lavoro in diverse mostre monografiche e collettive tra cui la 11°,12°, 14° Biennale di Architettura di Venezia.
Cristian Rizzuti è un artista multimediale, laureato in Arti Visive e Multimediali presso l’Università IUAV di Venezia, dove ha conseguito un master con focus sugli ambienti immersivi interattivi. La sua ricerca artistica è fortemente influenzata dalla scienza e dalla matematica, concentrandosi sulla percezione umana, sugli spazi sinestetici. Ha presentato le sue opere in importanti eventi e istituzioni europee, tra cui il Museo ZKM di Karlsruhe, il MAXXI di Roma e la Biennale di Venezia. Oltre alla pratica artistica, Rizzuti è docente presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e di Bari, lo IAAC e LCI di Barcellona, dove insegna media interattivi e ricerca nel campo delle arti digitali.
La Fondazione Gianfranco Dioguardi è stata istituita senza finalità di lucro da Gianfranco Dioguardi nel 1991 per onorare la memoria dei genitori Maria Blasutigh e Saverio Dioguardi; nel 1993 è stata riconosciuta ente morale con decreto del Ministero degli Interni. Attraverso la propria Biblioteca, aperta al pubblico presso il Politecnico di Bari con un patrimonio di oltre 40.000 volumi, ha instaurato una fertile collaborazione tra mondo universitario e società civile sostenendo attività di promozione e diffusione del sapere. La Fondazione ha identificato nei libri della propria biblioteca il valore di riferimento della propria missione: di riflesso con la collezione libraria, infatti, persegue un’azione in favore di una visione pluridisciplinare, enciclopedica e interdisciplinare della conoscenza.
Il «Cantiere-evento» è un progetto ideato da Gianfranco Dioguardi negli anni ’90 e promosso oggi dalla sua Fondazione. Trasforma i cantieri urbani in spazi pubblici temporanei di partecipazione, cultura e formazione, coinvolgendo i cittadini attraverso eventi gratuiti come mostre, concerti e workshop. Senza interferire con i lavori, queste attività valorizzano l’estetica del cantiere, rafforzano il tessuto sociale e generano ricadute positive sul territorio. Il progetto ha ricevuto nel 2023 il Premio “Bruno Zevi” per la diffusione della cultura architettonica.
Open House Roma nasce dall’idea di un gruppo di architetti e comunicatori orientati all’innovazione socio-culturale. È un evento annuale che in 9 giorni celebra il design e l’architettura nella Capitale. Circa 200, siti di qualunque epoca e solitamente inaccessibili, vengono aperti al pubblico attraverso visite guidate gratuite.