Negli spazi di Galleria Continua a Pechino, presso il distretto artistico 798, dal 23 maggio al 6 ottobre 2024 è possibile visitare Eco-Lab, mostra personale di Qiu Zhijie (Fujian, 1969) e fucina di esperimenti in corso condotti in collaborazione con scienziati e tecnici di varie settori disciplinari.
Trasformazione, essiccazione, radiazione e morfologia costituiscono i nuclei tematici intorno ai quali si snoda il percorso espositivo. Concepita come laboratorio artistico e scientifico, dove la processualità generativa dell’arte e della materia organica combaciano, la mostra propone una visione taoista della natura.La filosofia di Laozi trova eco nelle installazioni che evidenziano le interconnessioni e il flusso naturale di tutte le cose e degli esseri viventi. Le opere, infatti, creano una narrazione visiva che riflette l’armonia universale e l’equilibrio tra tutte le forme di esistenza, esplorando anche le loro interazioni con la materia inorganica. Ad esempio, nell’installazione We Are Insects, il cui titolo richiama la resilienza della specie umana come descritta nel romanzo e nella celebre serie TV Il problema dei tre corpi, il polistirolo viene decomposto da larve viventi. Basandosi su uno studio del 2015 intitolato Biodegradation and Mineralization of Polystyrene by Plastic-Eating Mealworms, condotto da un team internazionale di ricercatori, che dimostra come le larve siano in grado di masticare e metabolizzare il polistirolo in meno di 24 ore, l’artista presenta una teca contenente larve che trasformano i rifiuti plastici in lipidi, proponendo una performance di bioconversione.
In modo analogo, è possibile osservare il processo di maturazione e fermentazione di una bevanda alcolica a base di limoni, o l’essiccazione e la disidratazione nell’opera Nothing New under the Sun. Quest’ultima si presenta come una struttura di bambù simile a uno stendi biancheria, su cui sono appesi indumenti, pesci essiccati, prosciutti e salsicce. La materia in trasformazione in tutto lo spazio espositivo crea un percorso olfattivo che culmina al piano superiore della galleria, dove, in uno spazio separato, è allestita una stanza meditativa costituita da mattoncini di tè su cui sono incisi degli occhi che, tramite lo scioglimento di cristalli di sale, sembrano lacrimare.
Oltre a manifestazioni di cambiamenti organici, il laboratorio mira a catturare i passaggi invisibili della materia. Ad esempio, nell’opera The Cosmic Ray Igloo: A Tribute to Mario Merz, viene presentata una struttura che ricorda un igloo nello stile di Mario Merz con uno schermo installato per la trasmissione di raggi cosmici rilevati tramite chip. Oppure l’opera, Treasure Trove Column Turns into Radio, che sfrutta le capacità di semiconduzione dei minerali per convertire pietre come ametista, smeraldo e quarzo in strumenti di ricezione di segnali radio.
Eco-Lab è pertanto un’esperienza artistica ed educativa che adotta un approccio olistico verso le scienze naturali. Come nei laboratori, i prodotti sono catalogati da schede descrittive che offrono un supporto scientifico teorico, arricchendo l’esperienza visiva con spiegazioni delle dinamiche scientifiche che sono sottese a ogni opera-esperimento. L’operazione artistico-scientifica evidenzia il recente interesse di Qiu Zhijie per le discipline scientifiche che affronta in qualità di artista e divulgatore, restituendo e reinterpretando la vita del laboratorio attraverso il suo linguaggio artistico.
Eco-Lab. Qiu Zhijie, Galleria Continua, Beijin, 23.05 – 06.10.2024
immagini (tutte): Qiu Zhijie. Eco-Lab, exhibition view GALLERIA CONTINUA / Beijing, 2024. Photo- LITTLE DINOSAUR FILM & VISUAL STUDIO