Dal 3 aprile e fino 12 luglio 2015 al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, nella capitale francese, va in scena il secondo atto di cinque importanti scene della mostra La passion selon Carol Rama, una grande retrospettiva dedicata all’eccentrica artista torinese. Si tratta della prima personale parigina della quasi centenaria Rama, una mostra frutto di un progetto itinerante presentato ufficialmente al Macba di Barcellona ad inizio anno, e che prevede un percorso lungo un biennio con ospitate in musei finlandesi, irlandesi e infine italiani, a Torino.
Ogni tappa viene arricchita da nuovi particolari e, nel caso dell’esposizione francese, curata della direttrice del museo Anne Dressen, sarà possibile scoprire uno spazio dedicato al vissuto dell’artista che va oltre le opere esposte. La mostra in sé presenta circa 200 opere tra acquerelli, Bricolages e installazioni realizzate con materiali come le camere d’aria delle biciclette ed il cuoio dipinto, tutte accomunate dal fil rouge della Passione, intesa anche come gusto del proibito e per la provocazione. D’altra parte, Carol Rama non ha mai fatto mistero che fu sempre il Peccato il suo maestro d’arte e di vita, spingendola a oltrepassare i limiti dettati dalle convenzioni e dal pudore.
Il fulcro della mostra parigina è però l’ingresso privilegiato alla casa studio della Rama, uno spazio riservato e distaccato rispetto all’esposizione dei dipinti e delle installazioni, un’installazione site specific realizzata dall’artista Bepi Ghiotti e dal sound artist Paolo Curtoni. Gli spettatori sono infatti invitati ad entrare in uno spazio raccolto all’interno del museo in cui è possibile vivere gli spazi privati dell’artista attraverso le fotografie di Ghiotti, ascoltando la voce della Rama e i suoni registrati nel suo studio, ed osservando gli strumenti di lavoro, i ricordi e gli oggetti feticcio di Carol. Un contatto ancor più diretto ed intimo con un’artista controversa, sfrontata e coraggiosa, le cui tematiche controverse stimolano riflessioni molto attuali.
La passion selon Carol Rama, Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, a cura di Anne Dressen , 03.04 – 12.07.2015
[nggallery id=68]