Il Teatro dell’Opera di Roma compie un passo significativo verso l’innovazione artistica con l’opera ODE Corporis, progetto presentato nel contesto di Videocittà, festival dedicato ai linguaggi digitali che dal 13 al 16 luglio è stato ospitato negli spazi di archeologia industriale del Gazometro a Roma.
Ideata da Anna Lea Antolini, questa esperienza in VR 360° rappresenta un nuovo modo di esplorare e vivere l’arte del teatro e della danza, concretizzando il desiderio della Fondazione di integrare nuove modalità artistiche espressive nelle sue pratiche consuete.
ODE Corporis fa parte del progetto ODE, acronimo di Opera Digital Experience, che segna un passo fondamentale della Fondazione del Teatro dell’Opera di Roma verso l’innovazione artistica.
L’opera è un viaggio attraverso il corpo e gli spazi del Teatro Costanzi e del laboratorio scenografico, noto come i Cerchi. Questi luoghi, spesso nascosti e inaccessibili al pubblico, diventano il palcoscenico di una rivelazione corporea e spaziale, dove il buio ancestrale della scena si trasforma in un’esplorazione di spazi sospesi e sorprendenti. I corpi vibrano nella costrizione degli interstizi, espandendosi alla ricerca di nuove prospettive, ritrovandosi in un luogo carico di storia e proiettato verso il futuro.
L’esperienza di ODE Corporis in VR 360° è una celebrazione gioiosa del corpo umano, immerso tra spazio materico e virtuale. Questa opera offre una visione inedita e affascinante del Teatro dell’Opera di Roma, un altrove teatrale carico di magia dove i confini tra reale e virtuale si dissolvono, permettendo una completa immersione fisica ed emotiva.
Videocittà 2024 per ODE Corporis rappresenta un importante palcoscenico, inserendo l’Opera in un contesto vivo, che esplora le nuove frontiere della tecnologia e dell’arte.
La partecipazione a Videocittà non è casuale. ODE Corporis concretizza il desiderio della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma di esprimersi attraverso esperienze artistiche estese, che combinano musica, danza e patrimonio culturale in ecosistemi digitali. L’obiettivo è coinvolgere un pubblico eterogeneo, dai baby boomer alla generazione alfa, in una sperimentazione inconsueta per una fondazione lirico-sinfonica italiana.
Questa esperienza in VR 360° non solo offre una nuova modalità di fruizione dell’arte teatrale, ma avvicina anche diverse generazioni a una forma di sperimentazione artistica che combina il meglio della tradizione e della tecnologia. La partecipazione a Videocittà 2024 sancisce la rilevanza di questo progetto, invitando il pubblico a esplorare le profondità del teatro attraverso una lente interattiva e innovativa, e rappresenta un passo audace e significativo verso il futuro.
immagini: (cover 1) Teatro-Costanzi 27 maggio 2024 (2) Ode Corporis, Teatro dell’Opera in VR, Videocittà 2024