Olga legge i critters del collettivo Jan Voxel per Residenze Digitali ha portato alla luce dei riflettori una ricerca scientifica che ruota attorno alle polveri sottili veicolandola attraverso un programma radiofonico, ‘immaginato’ come racconto fantastico attorno ai critters, compresenze organiche e non organiche catturate in vetrini con gesto performativo durante 448 giorni nelle zone della Pianura Padana. La compresenza non è solo limitata ad organico e inorganico ma anche temporale – come spiega Cinzia Pietribiasi in uno degli approfondimenti che hanno accompagnato il progetto (consultabile sulla pagina facebook di Kilowatt Festival).
Sui vetrini si depositano infatti creature dell’immediato presente, quindi insetti, polline, presenze vegetali ma anche il residuo di idrocarburi che ci riporta a tempi geologici non umani. Le polveri sottili sono il soggetto di questo lavoro ma anche l’ecologia dove prendono forma, la contaminazione di queste con gli altri elementi e con l’uomo.
La lettura performativa dei critters è avvenuta su due piani, quello auditivo attraverso il programma radiofonico, in collaborazione con mikroradio, e visivo. Agli utenti è stato infatti chiesto di ascoltare il programma scorrendo le immagini dell’archivio pubblicate su un sito dedicato nei giorni della presentazione di Residenze Digitali. Alle immagini del contenuto dei vetrini si sono sovrapposte voci e fantasie che le hanno tradotte e re-interpretate.
La lettura dei critters è stata concepita come allenamento per l’immaginazione accompagnata da informazione scientifica che ha approfondito i temi con l’aiuto di professionisti come il fisico Marco Cervino, esperto di clima per il CNR di Bologna, uno dei primi interlocutori del progetto che, nella conversazione che ha preceduto la performance, ha spiegato con esattezza cosa siano le polveri sottili e i suoi effetti.
«A cosa serve immaginare?» – sentiamo dire durante il live radiofonico mentre scorriamo le immagini sul sito.
«A costruire rappresentazioni del mondo, di sé a moltiplicare scenari e alternative possibili, a fuggire dalla tirannia dell’adesso qui. A criticarla a rovesciarla, a pensare l’invisibile, a inventare l’altro, a scegliere tra molteplici direzioni a far emergere molteplici connessioni tra passato, presente e futuro a credere in ciò che non esiste e in ciò che esiste.
A costruire modelli, a riempire le lacune del pensiero razionale, a sperare…
L’immaginazione si coltiva, si nutre.. se ciò non avviene si atrofizza, si scoraggia…
Chi non allena l’immaginazione diventa vittima di chi controlla le immagini
L’immaginazione è politica».
Si alternano esercizi di immaginazione con riflessioni sul potere dell’immaginazione e dell’utopia.
«… Utopia significa sperimentare il caso, il fallimento…
Bisogna farsi personaggio dentro la narrazione, bisogna sospendere l’incredulità e agire di conseguenza. Bisogna credere che il racconto sia reale e annullare le barriere tra narrazione e vita. Fiction is action ecco l’utopia».
Questa è una delle modalità con le quali il collettivo Jan Voxel mette in relazione scienza e immaginazione contando sulla trans-disciplinarietà che caratterizza il gruppo con le diverse formazioni e competenze dei suoi componenti: Lorenzo Belardinelli (fisico e programmatore), Cinzia Pietribiasi (performer e regista teatrale), Lidia Zanelli (danzatrice e scenografa).
Olga legge i Critters è parte di The Critters Room, progetto concepito e realizzato tra il 2020 e il 2021. Con Residenze Digitali il progetto ha raggiunto un altro importante obiettivo. Oltre alla performance radiofonica, è stato completato l’archivio che ha raccolto e raccoglierà man mano tutte le immagini dei critters, correlato di dizionario,e di un blog e di una mappatura del network che cresce attorno al progetto concepita come opera generativa. L’archivio proietta il lavoro passato al futuro, pronto ad accogliere nuove immagini della vita invisibile che ci circonda, campionata con gesto performativo, e a generare consapevolezza.
Questa è una di sette restituzioni dei lavori presentati per Residenze Digitali realizzata nell’ambito di una Media Partnership tra Arshake e Residenze Digitali. I testi sono pillole di memoria delle sperimentazioni live, contaminazione tra performing arts e ambiente digitale ‘andate in scena’ per il pubblico online dal 22 al 28 novembre, 2021.
Residenze Digitali è un progetto promosso dal Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt), in partenariato con l’Associazione Marchigiana Attività Teatrali AMAT, la Cooperativa Anghiari Dance Hub, ATCL – Circuito Multidisciplinare del Lazio per Spazio Rossellini, il Centro di Residenza dell’ Emilia-Romagna (L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, La Corte Ospitale di Rubiera), la Fondazione Luzzati Teatro della Tosse di Genova e ZONA K di Milano. Tutor di progetto – le studiose Laura Gemini, Anna Maria Monteverdi e Federica Patti.
Articoli precedentemente pubblicati:
Intervista a Luca Ricci, Arshake 19.11.2021
Dealing with Absence. Coreografia digitale di Margherita Landi e Agnese Lanza, Arshake 25.11.2021
Chiara Taviani, Whatever Happens in a Screen Stays in a Screen, Arshake 02.12.2021
Fuse* | Sal Rite, Arshake 11.12.2021
La finta Nonna, Arshake 16.12.2021