La galleria Ana Serratosa presenta la mostra Intemperies musicales dell’artista e compositore Roberto Pugliese, attualmente uno dei maggiori rappresentanti della sound art in Italia. Gli ultimi riconoscimenti ricevuti hanno valorizzato il suo personale modo di indagare i territori inaugurati dalle nuove tecnologie attraverso la sperimentazione sonora e il lavoro installativo.
Pugliese riconosce le sue fonti nell’arte sonora, cinetica e programmata. La prima è una diretta conseguenza della sua formazione musicale, che concepisce il suono come oggetto di studio e come mezzo espressivo, anche se è consapevole dei confini labili di ciò che consideriamo «sound art».
Dall’arte cinetica impara a intendere l’ambiente come elemento fondamentale dell’opera, utilizzando mezzi meccanici e software per generare fenomeni insoliti legati al suono. Il risultato: un tipo di opera in cui il suono e il visivo si svolgono simultaneamente, essendo concepiti come inseparabili.
Il suo lavoro si collega così a momenti storici di corrispondenze artistiche, come quello tra Kandinsky e Schönberg, ma anche di rottura, come la musica dodecafonica o la musica elettronica, per proporre un panorama personale da cui riflettere sul rapporto tra arte, esseri umani e tecnologia.
In questa prospettiva, le sue preoccupazioni rivelano contrasti e coesistenza tra naturale e artificiale, tradizione e modernità, aspetti interni del mondo musicale o problemi ambientali come la deforestazione o l’innalzamento del livello del mare.
Tutte queste sfaccettature si ritrovano in Intemperies musicales, una mostra che esprime nel titolo le diverse origini del «tempo», combinando «intemperie» (intemperie: esposte alle intemperie climatiche; negativo di temperie: solo temperatura o clima) e «tempo» musicale (tempus, che si riferisce al tempo cronologico, alla misurazione e alla durata delle cose, quindi anche alla musica) per produrre nuove esperienze sonore.
La mostra si sviluppa in tre atti, che si svolgono nelle tre sedi valenciane della galleria Ana Serratosa (Carrer de Vicente Beltrán Grimal 26, Carrer dels Cabillers 5 e Carrer de Pascual i Genís 19), stabilendo un percorso che ci porta nelle diverse modalità di sperimentazione dell’artista italiano e nel suo modo di intendere il paesaggio sonoro e sociale del nostro tempo.
Il percorso condurrà lo spettatore ad apprezzare l’amplificazione della percezione del suono, convertito in un evento non esente da poetiche e rivendicazioni etiche, da cui percepire nuovi mondi da esplorare e possibili derive verso orizzonti sconosciuti.
(dal comunicato stampa)
Roberto Pugliese, Intemperies Musicales, Ana Serratosa Gallery, until February 2023
Diplomato in Musica Elettronica nel 2008, sotto la guida di Agostino di Scipio, dal 2009, Roberto Pugliese insegna in conservatori e accademie di belle arti di Napoli, Frosinone, Bari e Milano. Attualmente è docente di Multimedia presso il Conservatorio di Napoli, attività che affianca a quella musicale e di artista elettroacustico. Con una presenza in 76 mostre collettive, dal 2009 ha tenuto più di 20 mostre personali, e le sue opere sono esposte in modo permanente al Museo della Memoria e della Pace Giovanni Palatucc (Salerno), al Museo ZKM di Karlsruhe (Germania) o all’Ente Fiere (Bologna), solo per citarne alcuni. Tra i riconoscimenti ricevuti, spiccano quelli assegnati da istituzioni come la Fondazione Amleto Bertoni (Saluzzo), la Fondazione VAF e la Fundación Telefónica.