Sten Lex, tra i pionieri della tecnica dello stencil in Italia e riconosciuti in tutto il mondo per il loro lavoro di street artists, sono ora presentati a Roma da Wunderkammern con la mostra «Matrici Distrutte». Il progetto indaga la tecnica e il processo artistico di Sten Lex. Per gli artisti infatti tecnica e processo hanno la stessa importanza dell’opera finita, sono parte integrante di quest’ultima. Metafora della vita, in cui il percorso e l’obiettivo hanno la medesima importanza. Come lo stesso titolo rivela, le matrici dello stencil vengono distrutte durante il processo creativo. Nei loro stencil posters, i brandelli di carta che volano appesi alla superficie sono parte della matrice distrutta e comunicano un senso estetico di trasformazione, di divenire. Attraverso il processo distruttivo come parte dell’opera gli artisti superano i limiti imposti dallo stencil, una tecnica che di per sé limita il segno e pone dei confini. In maniera paradossale, gli artisti arrivano ad annullare la principale caratteristica dello stencil: la riproducibilità. Una volta distrutte le matrici infatti, l’opera diventa unica e non più riproducibile. La vita diviene unica e non riproducibile.
Sten & Lex Iniziano il loro lavoro nel 2001 per le strade di Roma e da allora la loro ricerca sullo stencil è in costante evoluzione. Hanno introdotto innovazioni come la Hole School, che applicava la tecnica della mezzatinta allo stencil e cambiava la percezione dall’astrazione alla figurazione a seconda la distanza dell’osservatore. A partire dal 2010, Sten Lex hanno iniziato ad utilizzare una loro invenzione: lo stencil poster: gli artisti incollano un poster sulla superficie, ritagliano parti della figura come in uno stencil e poi dipingono sopra alla matrice, infine strappano la carta facendo emergere la figura finale. Nel caso di interventi in esterno, la carta è rimossa in modo naturale dagli agenti naturali; l’opera quindi si trasforma col passare del tempo, il suo svelarsi viene a dipendere dal ritmo atmosferico. (dal comunicato stampa)
Sten (Roma 1982) e Lex (Taranto, 1982) sono tra gli artisti italiani di Urban Art più riconosciuti a livello internazionale. Presenti su innumerevoli pubblicazioni, hanno partecipato al Cans Festival di Londra nel 2008, al quale furono invitati da Banksy, e al Nuart Festival in Norvegia, uno degli eventi di Street Art più importanti al mondo. Le loro opere sono state presentate in prestigiose gallerie internazionali, fanno parte di preziose collezioni private e si collocano in istituzioni come il Museo MADRE di Napoli, e in maniera permanente al MACRO di Roma. La mostra Matrici Distrutte fa parte del nuovo progetto artistico di Wunderkammern, Limitless, già iniziato con l’artista spagnolo Sam3 e l’artista francese L’Atlas. Limitless esplora il concetto di limite nelle sue possibili forme e manifestazioni, designando l’Arte come il mezzo preferenziale per il superamento delle barriere a cui siamo quotidianamente sottoposti e per una riflessione sulla realtà illimitata.
Sten & Lex, Matrici Distrutte, Wunderkammern (e interventi urbani), Roma, testo critico di Samantha Longhi, 08.02 – 28.03.2015 (opening: 7 febbraio 2015, ore 19.00
Immagini (cover) Sten & Lex, Matrici Distrutte, Wunderkammern, invito (1) Sten & Lex, MACRO, 2012 (2) Sten & Lex, mostra Playground (a cura di Pietromarchi), Foro Italico, 2014 (3) Sten & Lex, Roma, 2012 (4) Sten & Lex, Palazzo Collicola, Spoleto, 2012.