VIDEO POST rilancia Anthofluid, la pittura liquida di Nathalie Gebert dove la materia è viva. “Non è solo un substrato passivo, ma un partecipante attivo nella creazione di immagini volatili. È un rifiuto delle forme solide e autonome, che abbraccia il divenire piuttosto che l’essere” (Nathalie Gebert).
Alimentato da correnti elettriche, Anthofluid crea percorsi pigmentati in una soluzione fluida di antocianina, producendo macchie volatili che si dissolvono in echi acquosi non appena emergono. Qui l’acqua funge da archivio instabile, riassorbendo e trasformando continuamente ogni traccia. Il processo riflette la flessibilità della materia e la fluidità della vita materiale, esplorate, tra gli altri, nel discorso idrofemminista.
Nathalie Gebert, Anthofluid, Painting in Anthocyanins, installazione, 2024