Per molto tempo il lavoro di Eduardo Kac, artista e teorico, pioniere dell’arte delle telecomunicazioni, a partire dall’era pre-web, di arte digitale, holopoetry, bio-art, è stato identificato con Alba, il coniglio di GFP-Bunny (2000) che diventava fluorescente quando esposto ad una particolare luce blu per una proteina trasferita da una medusa. Il progetto intendeva ragionare sulla realtà transgenica, realtà tanto pervasiva quanto invisibile alla coscienza, e sull’accoglienza della diversità nella società.
Questo lavoro è un momento di un serie di opere e teorie che aveva alle spalle un corpo di sperimentazioni radicata nella ricerca sul linguaggio in ogni sua forma, dalla poesia, alla tele-presenza, alla comunicazione tra specie, al linguaggio genetico (a lui si deve il termine arte transgenica). Kac ha proiettato poi la ricerca e lo sguardo allo spazio con il pionieristico manifesto di Space Poetry (2007), concretizzato con Inner Telescope opera liberata in assenza di gravità dalla Stazione Spaziale in collaborazione con un astronauta francese. Recentemente (febbraio 2022), Adsum (dal latino Here I am), piccola scultura cubica dove lettere incise al laser al suo interno compongono un poema spaziale che può essere letto in ogni direzione, ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale dalla Virginia con il razzo Antares 230+.
Da qualche anno, l’interesse istituzionale si è rivolto al suo corpo di lavori e ricerche pionieristiche realizzate a cavallo tra gli anni ’80 e gli anni 2000. Reabracadabra (1985), parte di una serie di poemi visivi realizzati per e con Minitel, servizio telematico francese di video text ora non più in uso, è ora nella collezione del MoMA e della Tate di Londra. Questo ha permesso di ricollocare GP Bunny nel suo percorso che dalle prime telecomunicazioni arriva allo spazio.
Ora, una mostra a New York presso Henrique Faria Fine Art celebra le sue sperimentazioni digitali, dalle tecnologie Minitel agli NFT.
Geometria do Êxtase, originariamente scritto in Basic è parte di una serie di lavori ASCII degli anni ’80. Una luce invisibile orbita attorno al cubo dove, su una delle sue facce, compare un poema; la luce scolpisce ombre verbali che possono essere viste girando in senso orario.
Conversation indaga il processo di formazione dell’immagine attraverso la Slow-Scan TV, primo modello di videofono che permette la trasmissione/ricezione di immagini sequenziali sulle linee telefoniche impiegando dagli otto ai dodici secondi perché l’immagine venga trasmessa.
Dalla serie dei «Lagoglyphs» (2009-ongoing), ispirata al coniglio di GFP – Bunny per esplorare un linguaggio pittografico del tutto personale, formalizzato in una varietà di supporti (stampe, murales, sculture, dipinti e animazioni generative), presenta in mostra Lagoogleglyphs posizionati nello spazio urbano (i.e. tetto di Oi Futuro a Rio de Janeiro nel 2009), catturati dall’occhio satellitare di Google Earth e restituiti anche in video registrati attraverso Google Earth Pro con un punto di vista che dallo spazio arriva alla Terra fino a mettere a fuoco il lavoro per re-allontanarsi poi dalla Terra ritirandosi nella prospettiva satellitare. I lavori si ritrovano tutti sul piano visivo e rivelano il linguaggio e la comunicazione nella sua innata di costruire la realtà.
Eduardo Kac. From Minitel to NFT, Henrique Faria Fine Art, fino al 18 giugno 2022
images: (cover-1) Eduardo Kac, «Reabracadabra», 1985, Minitel artwork, edition of 3 (2) Eduardo Kac, «Conversation», 1987, mixed media (3) Eduardo Kac, «Geometria do Êxtase (Geometry of Ecstasy)», 1982. Mixed media.