Arshake è lieta di ospitare sul Banner ZANNI (Ẓ), la opera-criptovaluta di Carlo Zanni che prende il nome dell’artista. Tutto ciò che ruota attorno al mondo che Zanni ha ritratto fin dai primi anni del 2000 diventa una cosa sola, risucchiato nella moneta e nell’economia fluida che abita, quella di Ethereum rivale di Bitcoin[1], con cui l’autore diventa una cosa sola.
L’aspetto economico, per come questo contribuisce a delineare il profilo del paesaggio contemporaneo, è già da tempo presente nelle corde creative di Zanni. Nel 2004, Ebay Landscape disegnava una veduta di gusto giapponese attraverso dati estrapolati dalle quotazioni di Ebay in borsa assieme ad informazioni provenienti dalla CNN.com che ne trasformavano alcune caratteristiche sulla base dell’andamento dei dati. L’economia è stata sullo sfondo anche di lavori attenti a tutt’altri aspetti del paesaggio elettronico nel suo relazionarsi con l’identità individuale e collettiva. Opere web contenute in valigie-sculture (serie di Altar boy, 2003-2004)così come video racchiusi in video-libri d’artista (serie VibO, 2014) hanno esteso lavori effimeri a due prospettive economiche e di acquisizione agli antipodi, una legato all’aspetto più esclusivo di collezione, l’altro alla distribuzione su larga scala.
Con ZANNI (Ẓ) l’interfaccia che separa lo sguardo dal paesaggio ritratto non è più un confine tra i due mondi. L’artista si cala nella moneta virtuale, si dissolve nell’economia liquida e ne diventa tutt’uno. Quando il prezzo è l’opera, l’artista diventa l’unità di moneta. Poi i topi arrivano e mangiano tutto. Per vedere il suo lavoro lo dobbiamo comprare, e per acquistarlo dobbiamo entrare nel sistema della blockchain, struttura decentralizzata e ‘asimmetrica’ che calza perfettamente la descrizione che il filosofo Timothy Morton attribuisce all’era entrante. Con il banner di Arshake ci siamo agganciati alla finestra che affaccia sul sistema economico che da vita e forma a ZANNI (Ẓ). Dal banner lo possiamo monitorare in tempo reale. Per poter veramente guardare dobbiamo aprire un portafoglio virtuale, entrare nel sistema, acquistare la moneta. La sparizione dello spazio che si interpone tra mondi e di un punto di osservazione da cui poter contemplare l’opera è ciò che più marcatamente sembra delineare il profilo del paesaggio entrante.
[1] criptovaluta e un sistema di pagamento mondiale creato nel 2009 da un anonimo inventore, noto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto che sviluppò un’idea da lui stesso presentata su Internet a fine 2008.
Carlo Zanni (La Spezia, Italy, 1975) . Dai primi anni 2000 Carlo Zanni ha esplorato l’impiego creativo di internet per realizzare lavori time-based che ne hanno rivelato l’impatto sociale e individuale. Parallelamente, ha ricercato modelli alternativi per vendere arte digitale. Il suo lavoro è stato presentato in instituzioni e gallerie di tutto il mondo, tra cui National Taiwan Museum of Fine Arts, Taiwan; Arts Santa Mònica, Barcelona; Hammer Museum, Los Angeles; New Museum, New York; Marsèlleria, Milan; Tent, Rotterdam; MAXXI, Rome; P.S.1, New York; Borusan Center, Istanbul; PERFORMA 09, NY and ICA, London. E’ autore di “Art in the Age of the Cloud”.