Al via il ventesimo appuntamento dell’Art Festival Sesc_Videobrasil che apre i battenti a San Paolo del Brasile, domani, 3 ottobre 2017, con un’edizione attenta alla crisi della società contemporanea con una serie di installazioni, proiezioni, workshop e performance che animeranno gli spazi di Sesc Pompeia fino a gennaio 2018.
For the regional director of Sesc São Paulo, Danilo Santos de Miranda, “ la ventesima edizione del Contemporary Art Festival Sesc_Videobrasil, con proposte di artisti da nazioni differenti provenienti dal Sud geopolitico, risiede al confine tra specifico e generico. Con questa premessa, Sesc presenta un’iniziativa culturale vicina alle esperienze dedicate alla liberazione dalle catene ereditate dal passato coloniale e imposte da una conditione geopolitica di periferia”.
In questi tempi incerti – sostiene Solange Farkas – curatore capo del Festival e direttore di Associação Cultural Videobrasil, quando i ri-adattamenti della politica locale e globale sono continuamente guidati dallo spettro permanente della crisi- che si tratti di economia, ecologia o cultura – gli artisti selezionati esprimono il desiderio di espandere la nostra visione, di considerare lo studio della vita, delle nostre origini, dell’evoluzione dell’universo e delle dinamiche sociali per come queste sono cambiate nel corso della storia, così come di inventare nuovi modi di fare politica.
Una realtà, quella di VideBrasil, che è partita con il riporre attenzione alla video arte quando ancora era un fenomeno emergente, soprattutto in Brasile, e che ora guarda avanti e considera l’arte al di là dei confini disciplinari e di genere. L’indagine di questa edizione parte dal contemporaneo per tornare indietro sulle tracce della storia dell’uomo, sulla rappresentazione geopolitica dell’arte e lo fa includendo video, pitture, installazioni, sculture, fotografie, incisioni, tutto ciò che possa riflettere le varie sfaccettature della società in una panoramic ache va dal micro-cosmo alla dimensione universale.
Cinquanta sono gli artisti selezionati da 25 paesi (15 dei quali sono brasiliani) in un progetto corale che vede la partecipazione di una serie di guests curators che affiancano la curatrice Solange Farkas, fondatrice di Video Brasil. Lo sguardo internazionale di Ana Pato, Beatriz Lemos e Diego Matos (dal Brasile), e di João Laia (dal Portogallo) hanno contribuito alla selezione delle circa 3,200 opere inviate da artisti di 109 paesi.
La mostra è suddivisa da un criterio tematico che comprende: Cosmovisions (origini, riti e cosmogonie, scienze e cosmologie); Ecologie (natura, catastrofi, crisi, nuove consapevolezze); Re-invenzione della cultura (Techniche, appropriazioni e rappresentazioni); Politica e resistenza (cittadinanza, corpi e affezioni); Storie Invisibili (Memoria and Micro-storia); e Altri Modernismi (altri pazi, altri paesaggi)
Il design della mostra è stato creato dall’architetto André Vainer con la grafica di Vitor César architetto e artista interessato alle nozioni di spazio pubblico e ricerca creative.
Videobrasil si conferma una delle realtà più importanti a livello internazionale. Fondato da Solange Farkas il Festival è stato prodotto in partnership con Sesc São Paulo dal 1992, da quando ha iniziato ad espandersi costantemente con un interesse in questi anni consolidato nell’aspetto geopolitico del Sud (America Latina, Caraibi, Africa, Medio Oriente, Oceania e alcuni paesi Europei e Asiatici).
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20th CONTEMPORARY ART FESTIVAL. SESC_VIDEOBRASIL — SOUTHERN PANORAMAS, Sesc Pompeia e Galpão VB, San Paolo del Brasile, 10 Ottobre, 2017 – Gennaio 2018.
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Immagini: (cover 1) Alyona Larionova, «Across Lips», (2016), frame from video, Video frame (2) Ana Vaz, «Amerika», frame from video (3) Andres Padilla, «Domene Potential de reposo» (4)Barbara e Benjamin, EVC