Romaeuropa arriva alla sua 34° edizione, confermandosi sempre attento al tetto qualitativo delle proposte, sempre al passo con i tempi. Sono 20 i luoghi che ospiteranno quest’anno la rassegna – in programma dal 17 settembre al 24 novembre, con il titolo Landscape. «Un paesaggio da scoprire e da attraversare», geografia che si estende in più dimensioni da attraversare con attitudine e fare propositivo rivolto al futuro.
377 artisti provenienti da 27 paesi, protagonisti dei 126 eventi in scena in varie sedi della capitale, dall’Auditorium al Teatro Argentina, Olimpico e Vascello, fino agli spazi del Mattatoio, a Palazzo Merulana e alla sala Santa Rita.
Il Romaeuropa Festival 2019 ha inaugurato il17 Settembre con Lia Rodrigues dal Brasile, e moltissimi sono gli eventi che si susseguiranno fino alla fine di novembre, tra mostre, installazioni, performance, danza e teatro.
Tra questi, torna la rassegna Digitalive un format curato da Federica Patti presentato per la prima volta lo scorso anno come proseguimento di una sezione che il Festival per otto aveva dedicato all’arte digitale. L’attenzione verso produzioni digitali presentate all’interno di una mostra (cosa che negli anni passati aveva assolutamente ragion d’essere) nella nuova evoluzione si è estesa all’arte algoritmica nella sua dimensione time based, organizzata nella messa in scena di performance in più repliche durante i giorni del Festival.
«Digitalive nasce per analizzare le interrelazioni fra corpi, software e macchine – afferma la curatrice Federica Patti. – Tra streaming, realtà virtuale, intelligenze artificiali, interattività, l’accelerazione tecnologica continua a rivoluzionare i concetti di tempo e di ‘live’ lasciando emergere un alto gradiente di performatività – nozione ora estesa all’intera natura del processo mediale, il cui centro è diventato il più ampio spettro di azioni quotidiane, intime e collettive. L’ubiquità pervasiva dei media e della rete influenza profondamente i modi e gli stili in cui la performatività viene messa in atto e fruita: ‘La performatività è postumana’, come direbbe Karen Barad».
Come per il resto della rassegna del Romaeuropa, l’attitudine è sempre quella di crescere e attualizzarsi. L’ibridazione e la stretta relazione di alcuni spettacoli e installazioni del corpo centrale del Festival con questa rassegna sono solo un esempio. Così come l’apertura ai giovani e alla sperimentazione, come l’invito degli studenti della RUFA – Rome University of Fine Arts a realizzare una installazione audiovisiva immersiva per relazionarsi con la questione climatica con l’impiego di dati che descrivono i flussi migratori degli animali condizionati dall’espansione umana.
Le installazioni luminose e site-specific di Gyula Várnai e Quiet Ensemble (rispettivamente in mostra dal 24 ottobre al 3 novembre, e dal 7 al 24 novembre) pensate per sulle linee architettoniche della Sala Santa Rita di Roma, sono ospiti del Romaeuropa Festival ma si pongono in dialogo e in continuità con quanto il Digitalive porta in scena. Tutto questo con Arshake lo seguiremo da molto vicino. Con Digitalive, infatti, prosegue BACKSTAGE /ONSTAGE, il progetto realizzato da una sinergia tra Accademia di Belle Arti di Roma, Romaeuropa Festival e Arshake con il quale l’aspetto time – based delle performance sarà traslato ed esteso in un progetto di documentazione online, racconto delle opere e degli artisti concepito per lasciare traccia dei momenti salienti della ‘vitalità’ dei lavori performativi ma anche il profilo dei suoi autori. Vi lasciamo curiosare il sito del Romaeuropa il fittissimo calendario di eventi, riconfermando anche quest’anno una capacità incredibile di mettere in relazione realtà istituzionali sul territorio molto diverse tra loro, e queste con il network internazionale. Ci ritroveremo su questi canali per numerosi approfondimenti e ci prepariamo per il Festival.
REf19 ~ Digitalive – DIGITALIVE. PAESAGGI VIRTUALI, 4-6 ottobre, 2019, Mattatoio, Roma
Mara Oscar Cassiani, Marco Donnarumma & Margherita Pevere, Maria Di Stefano, Enrico Malatesta plays Eliane Radigue, ZU, Sandra Mason, Studenti del corso Multimedia Rufa, ¡miércoles! aka Nicolas Jaar – Stephanie Janaina, Hiroaki Umeda, Ultravioletto, Franz Rosati, Enrica Beccalli, Roula Gholmieh, a cura di RE:HUMANISM
immagini: (cover 1) Romaeuropa Festival 2019. Invito (2) Hiroaki Umeda, Median (3) ¡miércoles! aka Nicolás Jaar – Stéphanie Janaina, foto AlbaRuperez, MiraFestival, 2018 (3) Rufa, De_Migration (4) Ultravioletto, Sonic Arms (5) Wainting for Digitalive, The Pills. Disagio è comicità