Il 22 marzo negli spazi dell’Auditorium del Museo MAXXI di Roma, in una sala gremita di gente, Acqua Foundation ha presentato per la prima volta a Roma Nobilis Golden Moon, film di Maria Grazia Pontorno, artista che da tempo indaga il confine tra naturale e artificiale, inizialmente attenta alla sperimentazione digitale in 3D, da qualche tempo allargando il suo sguardo verso la ricerca al confine tra arte e scienza.
Nobilis Golden Moon è stato girato a cavallo tra due pandemie, due lune piene e due città: Valencia e Sant’Antioco. Il corto è stato presentato per Maritima01 e promosso dall’Associazione Culturale Art Made di Elena Posokhova con sede a Valencia, sviluppato in collaborazione con istituzioni come la University of Valencia, the French Institute, the EASD, the Nau or Carmen Center of Comteporanry Culture e con la partnership della Acqua Foundation.
La Pinna Nobilis è il più grande mollusco bivalve del Mediterraneo. La Pinna Nobilis, nota anche come “Sentinella del Mediterraneo” supera il metro di altezza, a rischio di scomparsa per una malattia pandemica. Da questo mollusco è ricavato il bisso, una fibra tessile utilizzata anche nell’antichità per tessere tessuti pregiati.
La prima tappa di Maria Grazia Pontorno, a Valencia, è scandita dal primo plenilunio. Qui un gruppo di scienziati cerca soluzioni per combattere l’ estinzione della Pinna Nobilis con il progetto LIFE PINNARCA che porta assieme ricercatori da tutta Europa. Jose Tena e Jose Rafael Garcia March, parte del progetto, raccontano come, attraverso lo studio di alcuni esemplari tenuti in cattività nelle vasche dei loro laboratori, cerchino di riprodurli in un ambiente protetto, oltre ad indagare quali fattori nelle componenti marine siano causa della loro estinzione.
La seconda tappa, del viaggio, in concomitanza con il secondo plenilunio, è a Sant’Antioco in Sardegna dove vive Chiara Vigo, l’ ultima sacerdotessa del bisso, che questo mollusco lo conosce meglio di chiunque altro al mondo. È qui e con lei che si conserva il segreto della sua lavorazione, raccogliendo il testimone dalla nonna. L’estrazione e la lavorazione di questo filo sacro porta assieme abilità artigiane e pratiche esoteriche. Entrare in questa lavorazione significa intraprendere un vero e proprio viaggio tra scienza e magia.
La sacerdotessa chiarisce l’importanza della presenza di questo mollusco, depuratore delle acque da impurità inquinanti chiarendo il suo interesse scientifico. La ghiandola sebacea che attraversa il mantello della Pinna Nobilis, spiega la sacerdotessa a Mariagrazia Pontorno, espelle una bava che a contatto con l’acqua marina si solidifica per diventare seta purissima. «Il bisso è l’anima dell’acqua e l’uomo senza acqua non può sopravvivere», dice Chiara Vigo nei toni di una profezia. Il racconto si dispiega attento a non liberare nessuna traccia del segreto che lega la lavorazione del bisso ad una tradizione orale tramandata in un passaggio che avviene in un rituale elettivo esclusivo. «La trasmissione orale è fatta di anima che si coltiva in una vita intera. È un’anima che cresce con piccole cose grandi gesti, situazioni che gli altri non devono capire, segreto fra nonna e nipote».
Con questo dialogo dove scienza ed esoterismo convergono nella magia della tradizione e del paesaggio sardi, il film arriva al suo ultimo capitolo. Il viaggio non finisce. Prosegue tra tutto ciò che il film portato alla nostra conoscenza: la Pinna Nobilis, l’importanza del suo ruolo nell’ecosistema, la sua trasformazione nella vita inanimata degli oggetti, come i tessuti ricamati con il sacro bisso. Il film è l’incontro tra uomo e natura, tra arti e scienza, il tutto sigillato da un rituale intriso di conoscenza, esperienza e magia.
Mariagrazia Pontorno, Nobilis Golden Moon, (Volume I della Trilogia del Pensiero Magico), 2020
Il film è stato prodotto da Acqua Foundation e Maritima01
immagini (tutte): Mariagrazia Pontorno, Nobilis Golden Moon, 2020, fermo immagine da film, 50′