In attesa che il Festival House of Displacement abbia inizio a Torino (3-6 ottobre), CampoBase racconta degli interventi teorici. Potete leggere qui la loro introduzione agli interventi performativi (House of Displacement: interventi performativi, Arshake, 16.09.2019) e qui quella sugli interventi artistici (House of Displacement. Interventi artistici, Arshake, 23.09.2019). Oggi ci raccontano degli interventi teorici con Tommaso Guariento,Matteo Meschiari, Andrea Staid e con la rivista Kabul, per spaziare dalla filosofia, all’antropologia, alle nuove geografie del contemporaneo e all’intreccio di tutto questo in un discorso unico. Non manca assolutamente nulla. Il giorno è quasi arrivato. Pronti a partecipare!
La programmazione di House of Displacement ospita interventi teorici che spaziano dalla filosofia all’antropologia culturale, dalla geografia alla semiotica. Questi interventi sono intesi come momenti di produzione di conoscenza che invitano i partecipanti a confrontarsi su diversi aspetti della vita contemporanea − la società, la scienza, la tecnologia e la natura stessa − sempre più definiti dal movimento e da una condizione di dislocamento.
Gli incontri teorici si svolgono presso il tram di Progetto Diogene, una realtà radicata nel tessuto torinese da ormai molti anni, caratterizzata da una ricerca di scambi e confronto legati ai temi e alle modalità della pratica artistica contemporanea. Il tram riportato alla vita da Diogene, situato nella rotonda di Corso Regio Parco/Corso Verona, è luogo di riflessione in cui fermarsi e dialogare.
Il venerdì 4 ottobre alle ore 18 l’incontro con Tommaso Guariento, Spazio Simbolico, Prospettico, Moderno, Post-moderno, Neo-medievale,ripercorre una cronologia delle rotture epistemiche che hanno caratterizzato la relazione tra l’uomo e l’ambiente, passando dallo spazio simbolico pre-moderno allo spazio disincantato della prospettiva lineare, fino al post-moderno e alle sue forme cosmopolite, kitsch e stereotipate. Tommaso Guariento, dottore di ricerca in Studi Culturali Europei presso l’Università di Palermo, invita con il suo intervento a interrogarci direttamente sulla natura del nostro tempo e dello spazio nel medioevo digitale.
Il giorno successivo, sempre alle ore 18, Andrea Staid, docente di Antropologia culturale e visuale presso Naba a Milano, e Matteo Meschiari, professore associato di Geografia all’Università di Palermo, costruiscono in dialogo il loro intervento dal titolo Abitare Illegale. Staid e Meschiari ci conducono tra Europa e Stati Uniti in un viaggio all’interno delle più differenti esperienze abitative, passando dalle case occupate italiane ai wagenplatz in Germania, dai villaggi rom e sinti del nord Italia, ai pueblos ocupados in Spagna. Il dibattito aspira a decostruire le certezze sull’abitare del cosiddetto primo mondo aprendo prospettive inaspettate sulla condizione mobile che caratterizza la contemporaneità.
Infine, KABUL magazine propone una conversazione partecipata indagando il concetto di kinopolitica teorizzato da Thomas Nail. Tra l’analisi di alcuni casi studio e un dibattito che coinvolgerà i partecipanti in prima persona si discute l’idea di movimento quale condizione irrinunciabile del vivere contemporaneo. L’incontro anticipa la pubblicazione di Visitors, terzo volume della collana K-Pocket Guide che verrà presentato a novembre 2019. Grazie al lavoro portato avanti attraverso la creazione di un archivio digitale di traduzioni di testi critici, curatoriali e filosofici inediti, lo spazio critico di discussione aperto da KABUL porterà ulteriori stimoli per l’incontro che si svolgerà domenica 6 ottobre alle ore 17.
House of Displacement, a cura di CampoBase, Torino, 03 – 06 ottobre, 2019
CampoBase è uno spazio temporaneo e in trasformazione fondato nel 2019 dal collettivo curatoriale composto dai partecipanti di Campo18, corso per curatori della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Lo spazio è inteso come un luogo di possibilità per l’attivazione di processi collettivi di conoscenza, attraverso la creazione di un ambiente aperto che favorisce occasioni pubbliche di incontro, confronto e dialogo. CampoBase predilige pratiche discorsive e approcci sperimentali. La programmazione alterna workshop, eventi, progetti espositivi e format quali crit, screening e focus.
immagini: (cover – 1-4) Progetto Diogene, Tram Diogene, www.abbruzzesestudio.com (5) courtesy Kabul magazine