Oltre trent’anni fa vide la luce il New Radio and Performing Arts, Inc. (NRPA), un progetto sperimentale che puntava a conquistare nuovi livelli di trasmissione artistica non convenzionale, dando spazio a progetti legati alle componenti sonore. La NRPA è cresciuta velocemente, e da anni è considerata la stazione radio più influente a livello mondiale in campo artistico, vista anche la distribuzione prima in America e poi in Europa di centinaia di pezzi ormai storici. Un ulteriore sviluppo nel tempo di questa piattaforma ha coinciso con l’apertura globale al mondo telematico e dunque a nuovi canali espressivi e di comunicazione, fino a che, nel 1996, la NRPA non ha inaugurato il sito internet Turbulence.org, attraverso il quale ha commissionato oltre 230 opere e decine di performance, promuovendo il lavoro di molti giovani artisti emergenti.
Alcune delle opere commissionate o sostenute da Turbulence.org oggi sono state esposte in occasione delle Biennali del Whitney Museum of American Art (edizioni 2000, 2002, 2004), e dell’International Festival of New Cinema and New Media di Montreal, altre sono divenute parte delle collezioni del Total Museum of Contemporary Art, Korea e dell’Ars Electronica, Austria.
Nel luglio 2004, in collaborazione con Michelle Riel, allora presidente della Teledramatic Art and Technology dell’Universita di Monterey Bay (CSUMB) è stato messo a punto un blog conosciuto con il nome di Networked_Performance, pensato per comunicare con il mondo esterno, captarne interessi e suggerimenti, sperimentazioni e temi da affrontare, in una parola intercettare i flussi culturali all’avanguardia.I numeri hanno dato ancora una volta ragione a questo tipo di interconnessione: oltre 8.900 voci, più di 3.000 visitatori al giorno sono i contatti di Networked_Performance, attraverso cui Turbulence.org – e quindi l’ NRPA – implementano le proprie conoscenze rispetto le nuove frontiere musicali – e non solo – dell’arte, raccogliendo dati sui progetti, artisti, spettacoli, compositori, musicisti, software e hardware.
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Ufficializzando tale impegno nei confronti della neonata arte digitale e di tutti gli sviluppi legati al mondo virtuale e telematico, in particolare Turbolence.org è diventato in poco tempo un caposaldo ed un punto di riferimento per tutti gli artisti specializzati in questo ambito, per i curatori e per le gallerie d’arte focalizzate sulle tecnologie di rete. Contemporaneamente al sostegno, la commissione e la valorizzazione dell’arte digitale, Turbolence.org ha attivato un programma di tutela della stessa, dandole connotati ancor più specifici e consacrandola come una forma d’arte non più strettamente sperimentale, ma ufficiale.
Nello specifico, si è concentrato sulle problematiche relative l’archiviazione delle nuove forme d’arte che sono emerse in rete, in collaborazione con il Rose Goldsen Archive of New Media Art, gestito dalla Cornell University di Ithaca, New York.
Il progetto e le sue evoluzioni pratiche sono state argomentate nel trattato Virtueel Platform Research: Archiving the Digital redatto tra il 2010 ed il 2011 da Annet Dekker e Rachel Somers-Miles, che offre uno spaccato di come sia diventato attuale cercare un modello unitario e in continua evoluzione per trattare i materiali digitali, ovvero quei prodotti che non sono destinati ad avere un equivalente analogico, e come tali vanno rispettati. Turbulence.org fa parte di una delle tre piattaforme prese a modello dalle ricercatrici per l’organizzazione, gli intenti e i contenuti verso i quali convergono attenzioni e nuove iniziative per lo sviluppo e l’implementazione di tecnologie sfruttabili in campo artistico.
In una parola, il successo di Turbulence.org e affini sta nella capacità di condividere. La partecipazione attiva a progetti, scambi di idee, di informazioni e di contatti, il finanziamento di attività che sostengano l’arte digitale e in generale la cultura o la loro tutela, il lavoro in comune con professionisti specializzati in settori attinenti hanno fatto sì che NRPA e Turbolence.org fossero sempre in prima linea, fin dagli esordi e ancora oggi, più di trent’anni dopo.
Turbulence.org ha appena lanciato la nuova veste del suo sito che potete visitare qui.
immagini (cover 1-5) Jillian McDonald, From the Valley of the Deer, 2014, Supported by Jerome Foundation, snap shot from web project, turbulence.org commission (2) X Baczewa, Vocabulary, 1996, supported by Jerome Foundation, snap shot from web project, turbulence.org commission (3) David Crawford, National Velvet, 2000, Supported by National Endowment for the Arts, snap shot from web project, turbulence.org commission(4) Yael kanarek, Evann Siebens & Meyoung Kim & Yoav Gal, A World of Awe Project, Portal, 2003, Supported by Jerome Foundation, snap shot from web project, turbulence.org commission