Terzo appuntamento per Contain[era] alla Biblioteca nazionale di Roma con HARDWARE di Karol Komorowski, l’artista invitato al progetto Contain[era] dalla Lookout Gallery di Varsavia. Con base a Londra, Karol Komorowski lavora nel campo della fotografia e del cinema. Le sua ricerca include la tensione tra esperienze reali e sintetizzate – e mette in discussione il concetto di realismo nella cultura post-internet, e l’approccio strutturale alla cinematografica.
La mostra consiste in grandi opere fotografiche, in formato panoramico, e la loro poetica rispecchia il genere dei paesaggi. Tramite il loro significato (l’hardware del computer) le opere riflettono sul tema della società odierna guidata dalla tecnologia.
Mentre il discorso sul post-internet è sempre piu attuale, è interessante ripensare quello che succedeva prima che lo schermo del computer riempisse le stanze con la sua fredda luce sintetica. L’hardware del computer, nascosto e sacro, è diventato un luogo vuoto senza soluzione di continuità, apparentemente oscurato dal predominio dei display, e quindi dalle immagini, un dominio di esperti – un corpo trascurato nella lode verso l’intelletto; il software è alla base di tutti i processi che si svolgono ovunque nel mondo. Tuttavia, l’hardware in senso letterale, ha la sua logica interna espressa dalla sua architettura super-complessa e allo stesso tempo rappresenta qualità estetiche coerenti. Ma queste sono l’estetica delle informazioni, della trasparenza, del pensiero umano o quello della tecnologia? Come mettere in relazione questi micro-paesaggi urbani con la nostra cultura città-centrica? E’ la natura del trattamento dei dati che rende tutto così compatibile e universale oppure le informazioni?
Contaneira, il progetto itinerante che dal 20 agosto ha visto otto container trasformati in gallerie mobili da 8 artisti di 8 città europee: Praga, Bratislava, Varsavia, Budapest, Roma, Zurigo, Berlino e Vienna, sta proseguendo il suo viaggio lungo un circuito che collega tutte le città partecipanti, fino ad arrivare il 24 ottobre a Praga, destinazione finale, che rappresenterà un momento unico di incontro, visione e discussione dei risultati del progetto, al fine di sviluppare un ulteriore container collettivo.
«Condividere e ottenere informazioni, oltrepassando il divario di infomazione a livello locale e globale, scoprire le nostre radici nell’era post-Internet – questi sono i temi del progetto espositivo internazionale Contain[era], materialized Information Transfer in the Post-Internet Era. “Uno degli obiettivi di Contain[era] è di materializzare la modalità di condivisione delle informazioni a cui ci siamo abituati nell’era post-internet. Costantemente adottiamo e riversiamo contenuti: la condivisione è il ritmo della nostra generazione” affermano le ideatrici del progetto: Alexandra Karpuchina – Art Direct, Jana Kubátová, Inter-Art e la curatrice Magdalena Hartelová.Roma ha contribuito a grazie alla partecipazione di Label201 e ospitato il progetto di Carlo Zanni (IT) nei pressi del Tram Depot, di Janos Bruckner (HU) e di Lukas Troberg (AT) presso Eutropia, Città dell’altra economia, di Dionýz Troskó e di Adéla Součková (CZ) presso la Biblioteca Nazionale di Roma, dove è ora presentato il lavoro di Karol Komorowski (PL), a breve seguito da quello di Angela Kaisers (DE). (dal comunicato stampa)
Karol Komorowski, HARDWARE, Biblioteca Nazionale di Roma, 07.1o -13.10, 2015.
immagini (cover 1- 3 – 4) Karol Komorowski, HARDWARE, site-specific project for Contaneir[a], 2015 (2) Karol Komorowski, portrait