Alva Noto, alter ego musicale dell’artista Castern Nicolai, è tornato al Romaeuropa Festival 2023 questa volta al fianco dell’orchestra sperimentale Ensemble Modern, per presentare la quarta di cinque parti del suo progetto Xerrox. L’ opera strumentale è stata arrangiata appositamente per l’Ensemble, commissionata per il Frankfurt Positionen 2021.
Li accoglie la Sala Sinopoli dell’Auditorium con tutto esaurito e un pubblico pieno di aspettative. Il titolo Xerrox, eco della fotocopiatrice, immagine anche acustica a simbolo dell’alienazione arriva subito al cuore della questione: la macchina e i dati sono sottoposti a manipolazione in un processo di produzione attraverso copie di copie dove i suoni sono sempre più alterati, sempre più lontani dalla loro sorgente. Le composizioni sullo sfondo ne riprendono visivamente il ritmo.
Nel processo di copiatura l’informazione si perde, diventa altro. La copia si trasforma continuamente in un originale fiorire di variazioni sul tema che si dividono tra digitale e acustico, tra sonoro e visivo.
Con violini, violoncelli e viole, un pianoforte, un’arpa un contrabbasso e originalissime percussioni, l’orchestra accoglie e interpreta quest’opera con un bagaglio di esperienza di oltre 40 anni e un indirizzo di ricerca tutto proiettato alla sperimentazione a tutto tondo, includendo teatro musicale, progetti di danza multimediale, e molto altro. Ad interessare questo gruppo che proviene da paesi diversi del mondo per formare un collettivo multiculturale, manifesta una predilezione per macchinari, automazione, creazioni d’avanguardia, intelligenza artificiale, sonorità robotiche, intreccio fra immagine e ambiente sonoro.
Così Xerrox prosegue il suo viaggio iniziato dal 2007 con la manomissione, campionature e interventi programmati sulla macchina, e proseguito in versioni successive (2007 – 2009 – 2015) in una direzione che autore e critica definiscono come sempre più intimistica e aperta a progressioni armoniche, assenti nelle edizioni precedenti.
Nelle prime edizioni i dati sono estratti da fonti esterne o da frammenti di registrazioni, ora invece “si compone all’insegna di un paesaggio sonoro cinematografico unificato, accordi caldi, ambienti digitali tambureggianti, elettronica liquefatta, droni e rumori sostenuti da inondazioni su archi”, come descritto nella presentazione del disco.
D’altro canto, Alva Noto inizia il suo percorso musicale con Spin nel 1996, ci racconta la critica ed esperta musicale Daniela Cascella nel suo avanguardistico libro ‘Sculture di Suono’ (Tuttle Edizioni) campionando le emissioni sonore degli strumenti che creano il campo di informazioni in cui siamo immessi quotidianamente: telefoni, fax, modem. E in particolare l’errore diventa elemento basilare del processo generativo dei propri suoni che all’interno di una struttura individua punti di fuga e variazioni (Cascella).
Il glitch, fenomeno esploso con particolare forza negli ambienti musicali degli anni ’90 e presto adottato ad estetica visivo-sonora, quel momentaneo scintillio che scaturito da un errore rompe l’incanto dell’alienazione, in questo ultimo lavoro si allontana a favore di un suono più disteso. Gli fa eco anche il design della cover dove le interferenze glitch del disegno scompaiono. L’errore rimane comunque incastonato nel titolo (Xerox + error).
Lasciamo ad esperti di musica e sound andare a fondo di una analisi sonora del pezzo e facciamo tesoro di come tutto ciò ci indirizza nell’esperienza del mondo, della sua alienazione, ma anche di tutto ciò che di nuovo nasce anche nella copia della copia, così come nell’incontro multiculturale tra Alva Noto e i componenti orchestrali Ensemble Modern, provenenti da diverse parti del mondo.
Alva Noto – Ensemble Modern, Xerrox Vol. 4, Romaeuropa Festival 2023, Auditorium, Rome, 04.11.2023
immagini (tutte) Alva Noto – Ensemble Modern, Xerrox Vol.4, Romaeuropa Festival 2023