Le pratiche relazionali del duo Bianco-Valente viaggiano questi mesi attraverso la luce del network di cavi elettroluminiscenti che rivestono la facciata dell’elegante edificio di Gio Ponti, progettato per l’Istituto di Cultura Italiano a Stoccolma. Le loro pratiche relazionali sono da anni proiettate a relazionarsi con persone e culture diverse, la loro energia attraversa le strade dell’empatia, ma anche della conoscenza.
Relational aveva fatto viaggiare questa energia attraverso il perimetro murale del cortile interno del Museo Madre di Napoli, e della Biblioteca di Potenza. Dialoga, ora, con le eleganti superfici della facciata di Gio Ponti, architetto e designer visionario, fondatore della rivista «Domus», promotore di uno stile Italiano che distingue anche questo edificio, prima sua realizzazione all’estero, in collaborazione con Ture Wennerholm e Pier Luigi Nervi che ne ha progettato l’auditorium. Così i due artisti poliedrici e naturalmente proiettati verso una visione trasversale, dialogano con questo edificio pensato per ospitare e promuovere cultura e scambio, senza mai perdere di vista la propria origine.
«L’Italia non ha che la sua civiltà per salvare la sua civiltà». Questa è la frase che compariva un decennio prima, nel’43, sulla copertina di «Stile», rivista con la quale, dopo «Domus», Ponti attraversava la Guerra. Circa dieci anni più tardi, nel tempo della progettazione questo edificio a Stoccolma, la Guerra era finita e l’Italia nel pieno della ripresa. Ponti non si distacca mai dall’idea di rappresentare uno stile Italiano, specchiato nella semplicità e nell’eleganza. Quello di Bianco-Valente è un monumento all’Italianità nella sua capacità di relazionarsi, nella sua umanità che, in particolare Napoli – città natale dei due artisti – conserva nel DNA e che qui corre attraverso l’energia luminosa, viva, che riveste l’edificio.
Bianco-Valente (Giovanna Bianco e Pino Valente) iniziano la loro collaborazione a Napoli nel 1994 indagando dal punto di vista scientifico e filosofico la dualità corpo-mente. A questi studi è seguita un’evoluzione progettuale che mira a rendere visibili i nessi interpersonali. Dopo varie installazioni monumentali su facciate di edifici storici hanno realizzato diverse opere ambientali incentrate sulla relazione fra le persone, gli eventi e i luoghi. Sin dai loro esordi hanno partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero ed eseguito interventi installativi per importanti istituzioni museali e spazi pubblici, come Museo MAXXI (Roma), MACBA (Barcellona), Museo Madre (Napoli), Fabbrica 798 (Pechino), Palazzo Strozzi (Firenze), The Kitchen-ISP 2014 Whitney Museum (New York), Triennale di Milano, Urban Planning Exhibition Center (Shanghai), Museo Pecci (Prato), Museo Reina Sofia (Madrid), Palazzo delle Esposizioni (Roma), Kunsthaus (Amburgo), Museo Riso (Palermo), NCCA – National Centre for Contemporary Arts (Mosca).
Bianco-Valente, Relational, a cura di Adriana Rispoli, 27t.11.2018 – 10.02.2019, Istituto Italiano di Cultura, Stoccolma.
immagini: (all) Bianco-Valente, Relational, IIC Stoccolma, 2018