
La transizione elusiva della cultura digitale sta dando forma a un futuro oltre il digitale, dove fisico e digitale si mescolano. Nei tardi anni Novanta N. Negroponte affermò che la rivoluzione digitale era ormai terminata. Quasi due decadi dopo, avendo accettato che la cultura digitale fa ormai parte della nostra quotidianità, ci stiamo muovendo verso una creazione ancora più astratta. La necessità di innovare e superare i limiti è stato il primo obiettivo imposto dal feticismo tecnologico sempre in evoluzione.
Questo stile di vita futuristico è riflesso dalla coerenza dei legami reale-virtuale. L’umanizzazione della tecnologia, insieme alla crisi economica e sociale, ha condotto a una replica del mondo fisico, dove tutto è quantificabile in cifre, quindi semplificato e trasparente.
Ma il post-digitale è davvero progresso?
Esplorando questo futuro incerto, si invitano gli artisti a trascendere la cultura digitale e a scambiare opinioni sul tema #PostFuture.
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