L’eccessivo sviluppo tecnologico ad ogni livello si è dimostrato dannoso per il pianeta; la sinergia conquistata con difficoltà si sta perdendo nuovamente, la democrazia come miglior sistema possibile sembra non essere più sostenibile; accettiamo posizioni temporanee, precarie e incerte; mentre cerchiamo alleanze personalizzate, giuriamo fedeltà ai metodi di comunicazione.
In che modo l’arte contemporanea riflette, esprime, include questi processi?
In che modo la pratica artistica delinea queste posizioni mutevoli, inquadrandole in una forma comunicativa — tra installazione e azione, concetti e manifestazioni artistiche?