L’assemblaggio di oggetti meccanici, quieti nella loro staticità, prende vita con un raffinato impulso elettrico, un camaleonte flessuoso, che si appropria dello spazio ospitante, cannibalizzando le bellezze che abitano da sempre il luogo, tutto ciò che già esiste scompare, sia nel buio che nella luce, che sono la lingua con cui l’opera comunica.
E’ sempre lei, la stessa creatura che prende vita e si palesa sotto forma diversa ogni volta, a noi spettatori che la seguiamo, come fan accaniti che seguono una rock star.
Ad ogni apparizione pubblica, si evolve e dialoga con chiunque la osservi, non fa distinzioni, perchè ha il talento della democrazia visiva.
Ti cattura da subito, in maniera lenta, ti mette a tuo agio, ti fa sentire avvolta da quel calore che difficilmente regalano le opere digitali. Le luci seppur fredde scaldano l’atmosfera. Parla con te, e come prende confidenza si fa più forte, non sussurra più, in poco tempo urla, non ti abbraccia più timidamente, ti inchioda dove sei, comanda lei, e tu sei parte dello spazio.
Primitive Primavere, è l’animale addestrato dal Quiet Ensemble, che di volta in volta gli ordina come presentarsi e rimanere impresso a chi lo visita, modifica titolo, volto, tecnica, approccio, spazio, odore, tempo, con la consapevolezza che riuscirà a cambiare e stupire il fruitore, lasciandolo dipendente e in sospeso in attesa del prossimo incontro con la nuova faccia che assumerà questa carne elettrica.
Fabio Di Salvo e Bernardo Vercelli sono gli scultori/plasmatori/addestratori di un visionario momento, dove la tecnologia si trasforma in una prepotente poesia, come solo la natura riesce ad esprimersi.
Il Quiet Ensemble, rappresenta in maniera totale quello che è l’artista contemporaneo: un serio e maturo imprenditore, sicuro dei propri obiettivi e talenti, con una grande carica creativa, completa di tutti i pezzi di un complicato puzzle assemblato serenamente.
Primitive Primavere è stato esposto nella Sala Santa Rita a Roma dal 7 al 24 Novembre 2019 nell’ambito del Romaeuropa Festival 2019.
immagini: (all) Ref19, Quiet Ensemble, «Primitive Primavere», ph: Cosimo Trimboli