La presenza di Teho Teardo nel mondo dell’arte contemporanea si fa percepire, palpabile, da diversi anni. Sempre teso a confrontarsi con ogni possibilità di esplorazione e sperimentazione sonora agganciata alle arti visive, passa dallo scrivere musica per la fotografia (il suo lavoro per “Wilder Mann” di Charles Fréger o per il cinema attuale e passato (i tre film di Man Ray che hanno ispirato il suo apprezzatissimo lavoro “Le retour à la raison”), al lasciarsi ispirare dall’ultima fase dell’arte pittorica di Joan Mirò.
Ma il legame di Teardo con l’arte contemporanea si fa ancora più stretto ora che il musicista incassa la prestigiosa assegnazione della «Carte Blanche» da parte di Palazzo Grassi a Venezia, per una installazione sonora nel foyer del Teatrino di Palazzo Grassi dal titolo «Sea Change», nonché per la performance multimediale condivisa con MP5, «Phantasmagorica».
«Sea Change» è una installazione sonora ispirata all’ambiente lagunare, generata da un nucleo di registrazioni realizzate immergendo microfoni nei fondali oscuri e limacciosi della laguna veneziana e da altre sessioni di field recording. Il buio sarà l’elemento dominante del design sonoro e da esso verranno evocate figure impalpabili di spiriti e creature misteriose, in una sorta di incessante movimento e di inarrestabile trasformazione di figure ed ambienti.
L’installazione i terrà in parallelo con la mostra che lo scultore inglese Damien Hirst ha appena inaugurato a Palazzo Grassi. «Treasures from the Wreck of the Unbelievable» è frutto di un lavoro decennale e ne fa parte un gigante in resina di diciotto metri, coperto di incrostazioni e sedimenti marini, in una mescolanza di realtà e simulazione, mito e attualità.
La performance multimediale, «Phantasmagorica», già calendarizzata in teatri prestigiosi tra cui il Théatre National di Bruxelles, per questa edizione veneziana si avvarrà della presenza del regista Abel Ferrara nelle vesti di maestro cerimoniere.
Il lavoro musicale è oscuro e vive di una relazione stretta col buio, che è l’elemento liquido che pervade l’animazione di MP5 e quello da cui scaturiscono le immagini, come fantasmi generati dall’oscurità più fitta. La relazione della musica con le immagini create da MP5 è in parte fondata sull’opposizione tra la simmetria, la ciclicità delle proiezioni e lo sfasamento, sia ritmico che armonico, del mondo sonoro che Teardo ha disegnato per questa performance.
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La ricerca sonora di Teardo si confronta con l’espressività di MP5 e con la sua animazione spesso speculare e ciclica. La musica conduce la narrazione, in una rilettura contemporanea e attuale di un tempo antico, di una fase sperimentativa delle arti visive: quel pre-cinema che dalla fine dell’Ottocento ha portato all’evoluzione dell’arte cinematografica.
«Carte Blanche a Teho Teardo» (installazione sonora «See Change» e «Phantasmagorica», performance multimediale assieme a MP5), 21-22-23.04.2017, Teatrino Palazzo Grassi, Venezia, sound performance con la voce di Hugh O’Conor (ingresso libero). Visita qui il sito per avere il calendario completo degli eventi.
Immagini: (cover 1) Teho Teardo, «Phantasmagorica», 2017, photo © Elia Falaschi (2) Teho Teardo, «Phantasmagorica», 2017, photo © claudia pajewski (3) Teho Teardo con Abel Ferrara e Mp5, «Phantasmagorica», 2017, photo © Alessandro Penso