Con il suo Unbearable Darkness, Choy Ka Fai, coreografo e artista new media nato a Singapore, trasporta oltre il tempo e lo spazio gli spettatori nel Romaeuropa Festival, mettendo in scena una incandescente cerimonia multimediale “con” il coreografo Tatsumi Hijikata, morto nel 1986, fondatore della danza Butoh. Si tratta di una performance – elaborata tra il 2016 e il 2018 – che, attraverso l’uso di sensori muscolari di movimento, connette il corpo della performer in scena (Yurika Yamamoto) con quello dei suoi avatar 3D proiettati sul fondale, ma anche di una specie di seduta spiritica in cui una medium (Tomoko Inoue) entra in contatto paranormale con il maestro giapponese.
La medium è seduta a terra con le gambe incrociate, ha pupille cieche, accompagna il suo rito con sonorità arcaiche di “raganelle” e campanellini liturgici, e si esprime con una cantillazione in giapponese, con la voce alterata del maestro Tatsumi Hijikata. Quest’ultimo è l’inventore del Butoh, una forma di danza sovversiva, misteriosa e oscura – ora ampiamente diffusa in diverse forme soprattutto in occidente – che fondeva negli anni Cinquanta gli elementi corporei del teatro giapponese con le forme liberatorie della danza espressionista europea.
Quello del Butoh è un corpo che si contorce e distorce compiendo un rito di liberazione, ma Choy Ka Fai in questa performance lo rende capace di superare spazio e tempo reali, trasportando il movimento, attraverso i sensori, dal corpo umano a quello dell’avatar e viceversa. Sul fondale-schermo, la danza di ciascun avatar è introdotta da una scheda in sovrimpressione che esplicita, con le informazioni scientifiche di un archivio database, la consistenza del danzatore avatar: i suoi anni, il periodo in cui ha vissuto, e le sue fonti di ispirazione culturale e artistica.
Le schede potrebbero far ipotizzare che l’avatar sia una rappresentazione, un doppio virtuale della performer, ma un’osservazione attenta rivela il mistero: è il corpo della danzatrice che ripete i movimenti di ogni singolo avatar, scosso nel tessuto muscolare dagli stimolatori elettrici che indossa sulle sue articolazioni. Il corpo reale è controllato dall’avatar, esattamente come la medium trasmette, dall’aldilà, la voce di Tatsumi Hijikata. Un secolo fa Darwin, con i suoi studi sugli elettrodi applicati ai muscoli facciali lo aveva anticipato, ma ora la tecnologia si estende a tutto il corpo, fino ad ipotizzare il controllo totale dei movimenti del corpo attraverso una coreografia artificiale.
Choy Ka Fai, Unbearable Darkness al Digitalive (a cura di Federica Patti), Romaeuropa Festival 2023
immagini : Choy Ka Fai, Unbearable Darkness, Digitalive, Romaeuropa Festival 2023