Ho letto una dichiarazione di Dean Blunt sul Guardian, che diceva «Io non vedo le cose come solista o no. Sono le circostanze che fanno nascere certe cose, le circostanze fuori dal nostro controllo. L’unica azione che compio è quella di non distruggerle e convogliare queste circostanze in qualcos’altro». Allora, cosa sono queste circostanze? «E’ tutto vento, calore e lampi», risponde citando un verso d Goo dei Sonic Youth..[1]
Lo diceva in risposta alle domande circa la separazione da Inga Copeland, sua metà musicale nel duo Hype Williams.
Riassumo così la sua fede nel cambiamento e il rifiuto di qualsiasi velleità a definirsi entro generi precisi.
La sua musica è strada, cammino verso una propria personale forma di verità, da condividere anche solo qualche minuto col pubblico. E’ lotta contro ogni paura, ogni fissità e tutto ciò che non è movimento.
I suoi live sono performance: palchi spogli bui e fumosi, il suo corpo si muove nell’oscurità e lascia il nostro sguardo, immerso nel suono, viaggiare libero e profondo.
Dopo la separazione da Inga Copeland, Dean Blunt si è fatto notare per tre album «The Narcisists II» (Hippos in Tanks, 2012), «The Redeemer» (Hippos in Tanks, 2013), e l’ultimo «Black Metal» (Rough Trade, 2014). Ritmo lento, noise, collage di suoni trovati e voce annerita nei primi due; atmosfera che vira verso il pop con melodie ritmate e liriche chiare nell’ultimo album.
The Narcisists II riproduce l’ascolto frammentario 2.0. : interferenze, dialogi sovarapposti, rumori ambientali (Direct Line), riff di chitarre, estratti di scene di film (Are You As Good As I Remember), un soundcloud messo in play e un cellulare che squilla (Direct Line 2)
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«Black Metal» è una prova di grande abilità: una riscoperta pop con passaggi dal dub ad un rap un poco decostruito e dialoghi fra voci basse e soffuse, riff di chitarra e batteria.
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E «The Redeemer» è un passaggio. Manipolazioni vocali, collage sonori ed ostinati di chitarra e percussioni.
Ho scelto «All Dogs go to Heaven», tagliata sulla meravigliosa Histoire de Melody Nelson di Gainsbourg.
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Dean Blunt ha realizzato una performance live per lo Spring Attitude Festival quest’anno ospitato per una delle tre serata al Museo MAXXI di Roma.
[1] http://www.theguardian.com/music/2013/dec/02/dean-blunt-hype-williams
“I don’t really see things as solo or not. Circumstances make certain things come to the front more. Circumstances out of my control, sometimes. The only work I do is to not be destructive as a result of these circumstances, and channel them into something else”. So what were the circumstances? “Wish I remembered”, he replies. “’It was all whirlwind, heat and flash”, he adds, quoting a line from Sonic Youth’s Goo sleeve.