In Wallwave Vibrations, di Loris Cecchini, muri della galleria si liquefanno in un movimento ondulato causato dal suono. Ciascun pezzo è prodotto prima digitalmente e successivamente fabbricato in resina poliestere e adattato alla parete. I confini dell’arte si estendono oltre ogni fisicità, mentre il suono diventa materia.
Loris Cecchini, Wallwave vibration (ears particle tingles), 2012, installation view Galleria Continua, Beijing, China, photo via