Per Romaeuropa Festival: DIGITALIVE 18, IOCOSE ha presentato Moving Windows Forward, performance di live coding per riflettere, con irriverenza e semplicità, sulla nostra percezione del futuro. Dal 2006 il collettivo IOCOSE (Matteo Cremonesi – Brescia, Davide Prati – Berlino, Filippo Cuttica e Paolo Ruffino – Londra) lavora attraverso una varietà di media come siti web, video, social network e ritratti. IOCOSE si è esibito a livello internazionale presso diverse istituzioni artistiche e festival (Biennale di Venezia, Tate Modern di Londra, Science Gallery di Dublino, MACRO di Roma); oltre che su canali TV come la RAI e France4.
In Moving Windows Forward, lo spazio buio davanti al pubblico si animava con pochi elementi: una scrivania con soltanto un computer, un mouse ed una bomboletta – strumenti di un insolito lavoro svolto da un anonimo e silenzioso programmatore. La parete alle sue spalle si illuminava con la proiezione di ciò che era visibile sul suo schermo. E’ stato possibile osservare la complessità che si cela dietro (l’apparentemente) banale scorrimento di una serie di finestre su un desktop, mostrato agli spettatori tramite una proiezione. Guardando attentamente, gli spettatori hanno potuto intravedere attraverso il flusso di quei frammenti in movimento l’immagine in continua evoluzione di una mano il cui indice indicava a destra, forse puntando verso il futuro. La finestra del software di programmazione, visibile anch’essa, ha mostrato una serie di righe di codice colorate, anch’esse in continua evoluzione, da cui sono partiti gli input che hanno generato l’immagine contraddittoria di una forzatura imposta da software a favore del progresso.
La sessione si è conclusa con l’uso della bomboletta spray ad aria compressa, passata sulla tastiera del computer dal programmatore: forse un gesto simbolico, un tentativo di cancellare le tracce dell’atto performativo e ripristinare la situazione al momento iniziale.
E’ davvero possibile narrare il futuro? L’immaginario attraverso il quale lo descriviamo non è forse un tentativo fallimentare? I quattro artisti del collettivo vogliono portare alla luce l’insuccesso di molte narrazioni riguardanti lo sviluppo tecnologico e culturale legate a scenari sia ottimistici che catastrofici; credendo, piuttosto, che il futuro sarà popolato da realtà più varie e banali.
“Moving Windows Forward – raccontano gli artisti – rientra in un filone di lavori che indagano in maniera critica un’idea di progresso e innovazione tecnologica inteso come un percorso lineare e ineludibile, che impone a tutti di essere visto positivamente, senza possibilità di critica. L’opera si inserisce in un progetto a lunga portata con il quale intendiamo spostare il mondo in avanti, un oggetto alla volta”.
La performance live di IOCOSE è avvenuta nei giorni 5 e 6 ottobre, con sessioni di live coding della durata di 30 minuti . Lo spazio, quello del foyer della Pelanda del Mattatoio di Roma, luogo dove si scuoiavano i suini macellati, si è rivelato particolarmente significativo nel confronto tra passato e futuro mediato dalla voce dell’arte contemporanea.
Ornella Simma Paladino
Questo articolo è parte della sezione speciale che Arshake dedica a BACKSTAGE / ONSTAGE, il progetto che ha portato 24 studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma dietro le quinte del DIGITALIVE18, nuovo format dedicato all’arte digitale curato da Federica Patti e parte del Romaeuropa Festival. Gli articoli, pubblicati con cadenza settimanale, costruiscono la memoria delle opere e degli artisti che sono stati presenti, catturando i momenti salienti della ‘vitalità’ dei lavori performativi, ma anche dei loro protagonisti. La struttura dei contenuti è stata concepita su ispirazione della Metodologia del Progetto di Antoni Muntadas, come proposto da Valeriana Berchicci.
immagini: IOCOSE, «Moving Windows Forward», DIGITALIVE18, photo: Maria Giovanna Sodero, Eleonora Mattozzi realizzate per il progetto BACKSTAGE /ONSTAGE, sinergia tra Accademia di Belle Arti di Roma, Romaeuropa Festival, con il supporto di Arshake. Video di Alex Fanelli e Ambra Lupini. Grafica: Chiara Arena, Giulia Blasi, Davide Musitano