Una retrospettiva al MCA di Chicago presenta un sostanzioso corpo di lavori di Laurie Simmons (1949-), originale direzione di ricerca nella sperimentazione con la fotografia utilizzando, dagli anni ’70 bambole e oggetti di scena per sperimentare nel suo lavoro con i ruoli di genere, destabilizzando il sogno americano post-bellico della prosperità e del ruolo femminile nella dimensione familiare.
Oltre ad aver impiegato la fotografia per esplorare istanze femministe, Simmons ha sperimentato con il mezzo giocando con manipolazione di scala, come mostra Camera/Little Camera (1976) titolo di un’opera e della retrospettiva all’MCA, dove una macchina fotografica si sovrappone ad una in miniatura: “ I put the two cameras together for scale” afferma Simmons – e come una metafora vita reale versus illusione.
Laurie Simmons: Big Camera/Little Camera presenta lavori che rappresentano in buona parte le sue serie più importanti: Cowboys (1979), Family Collision (1981), Color Coordinated Interiors (1982–83), Tourism (1983–84), and Clothes Make the Man(1990–92). In Walking & Lying Objects (1987–91) l’artista ha utilizzato oggetti che coprivano i volti delle persone in questione ad indicare quanto questi siano importati per definire chi siamo.
In serie più recenti, come The Love Doll (2009–11), How We See (2015), eSome New (2018), ha continuato ad utilizzare il gioco scenografico con le bambole nella convinzione che la relazione che ruota attorno a pubblico e privato non è poi così cambiati dai primi tempi della sua carriera ad oggi.
Oltre alle fotografie, in mostra anche tre film:The Music of Regret (2006), starring Meryl Streep, Geisha Song (2010), and My Art (2016) scritti, diretti e nel caso degli ultimi due interpretati da lei stessa nei panni di un’artista frustrata per il mancato riconoscimento.
Laurie Simmons: Big Camera/Little Camera, curated by Andrea Karnes, senior curator, Modern Art Museum of Fort Worth with full support of the artist, MCA, Chicago.
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(cover 1) Image credit Laurie Simmons, Big Camera, Little Camera, 1976. Silver gelatin print; 5 ¼ x 8 in. Photo courtesy of the artist and Salon 94, © Laurie Simmons.