Allo Studio Stefania Miscetti, The Meatseller, la mostra che porta assieme l’animazione di Margherita Giusti e la selezione di acrilici che sono stati parte della produzione, è un incredibile viaggio in una storia di emancipazione femminile. Si tratta del vissuto di Selinna Ajamikoko che Giusti ha conosciuto nel 2022 grazie a Margherita D’Andrea, assistente sociale dello SPRAR di Roma, organizzazione nata per tutelare i richiedenti asilo e i rifugiati.
Diciassette minuti per trasportarci letteralmente in un’altra dimensione che la magia del racconto animato dispiega attraverso una serie di metamorfosi che partono dal corpo della donna ma anche di quello sacrificato per la sua emancipazione e sopravvivenza per diventare un corpo unico.
Tante cose sono raccontate in questa trasformazione e in un piccolissimo arco di tempo. Momenti importanti, a volte anche violenti, si dispiegano con grande leggerezza e poesia utilizzando ogni aspetto possibile dell’animazione, alternando tecniche analogiche e digitali. L’animazione stessa sembra essere uscita dalle viscere dell’autrice dopo aver attraversato i giusti passaggi. La prima fase di elaborazione del racconto con la serie di incontri con Selinna Ajamikoko durante tutto l’arco di lavorazione dell’animazione per tutto il 2022 è stata gradualmente metabolizzata per essere poi e restituita in una forma poetica. Una trasformazione nella trasformazione che nell’animazione ha sigillato una simbiosi di chi racconta e chi ascolta per arrivare alla sublimazione dell’energia primordiale’ che ogni donna possiede e che spinge in avanti.
Uscendo da questo momento di estraniazione dallo spazio e dal tempo, tracce di quella magia sono visibili nei venti acrilici, frame originali impiegati per l’animazione sui novecento prodotti per completare il lavoro posizionati sulle pareti laterali della galleria che accompagnano lo spazio centrale dedicato alla proiezione dell’animazione. Ogni disegno è un momento che in sé contiene tutta la visceralità e la passione del vissuto, del racconto, del suo ascolto e della sua liberazione dalla carta al flusso delle immagini e del suono che la accompagna.
Il focus sul lavoro di Margherita Giusti allo Studio Stefania Miscetti segue la sua partecipazione a «She Devil», la rassegna video promossa da Stefania Miscetti a Roma e organizzata da un collettivo di curatori, che dal 2006 ad oggi non ha mai smesso di seguire l’attualità, che ha viaggiato in diversi musei e istituzioni di tutto il mondo e che a breve aprirà la sua nuova edizione negli spazi della galleria.
Margherita Giusti aveva presentato il suo cortometraggio Innatura (2021) come opera di apertura della dodicesima edizione di SHE DEVIL al Museo MAXXI nel 2021. Innatura è stato successivamente proiettato allo Studio Miscetti nel 2022, seguito da una presentazione alla biennale internazionale BIENALSUR nel 2023.
Ora Giusti è tornata con un film che voleva esprimere «quell’energia primordiale e animale che scuote le cose, che ci permette di risorgere dalle ceneri e di guardare al futuro con curiosità, come parte della continua scoperta del mondo che continua a ogni passo che facciamo». Non solo ci è riuscita ma ha dato una grande lezione di impiego e combinazione di tecniche, tecnologie, e lavoro di squadra. Una parte importate è stata infatti la collaborazione con con Emanele Bonomi, con cui ha trascorso più di un anno a condurre interviste, scrivere la sceneggiatura, creare lo storyboard e montare il film, Elisa Bonandin, Elisabetta Bosco, Viola Mancini (del collettivo di animazione MUTA) che hanno lavorato alla pre-produzione, e con Enrico Ascoli che ha combinato colonna sonora originale e sound design con la narrazione in prima persona di Selinna.
Margherita Giusti. The Meatseller. Frames, Stefania Miscetti Gallery, Roma, estesa fino al 2 marzo, 2024
Il film è stato prodotto dalla Frenesy Film Company di Luca Guadagnino e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2023 nella categoria Orizzonti.
immagini: Margherita Giusti, «The Meatseller», 2023, frame from film, Courtesy of the Artist