Quando i multipli sono presi come strumento diretto di comunicazione, nella molteplicità seriale, la parola e la luce raggiungono le espressioni di una essenza netta, di visione comprensiva. Nel lavoro di Maurizio Nannucci la pratica sintetica, diretta alla ricerca artistica, inizia sin dagli anni 60, epoca che ha dato risorse creatrici multiformi, riprendendo le polarità semantiche e segniche di Fluxus e della corrente concettuale, con l’intento di ridefinire e ampliare le opportunità di indagine e analisi.
Con il multiplo l’artista dimostra l’interesse d’espressione e azione anche attraverso altri media: dalla poesia, i libri d’artista, i manifesti, gli audiovisivi. Nella serialità il margine ampio di personalizzazione viene individuato da Nannucci nella relazione fra i distinti mezzi espressivi, dove spesso la parola prende la guida della molteplicità ed è usata anche in modalità assoluta, nonostante la dimensione seriale, nella sua asciutta affermazione. Dai neon, che con la luce affondano la rimarcata attenzione al dato espressivo, fino alla poesia visiva e sonora, la comunicazione si fa assertiva e senza limiti.
Nella mostra Think / Neon Multiples da Colli Independent art Gallery di Roma (spazio espositivo e di ricerca editoriale) la dimensione dialettica, espressa nel rapporto tra spazio e opere, è avvalorata dalla essenzialità espositiva, dove i neon abitano la galleria in accordo ed equilibrio di vuoti e pieni, dalla scritta e dalla sua luce in disposizione asimmetrica o lineare. Opere multiple storiche e recenti sono in relazione con lo spazio in una atmosfera assoluta: da Box del 1969 fino a THINK, appositamente realizzato per la mostra in 21 esemplari, il colore e la luce compongono un testo che segna tempo e luogo. In una essenziale resa espositiva, le pareti della galleria diventano supporti identitari, nella relazione con i lavori luminosi. Quasi infinito, Listen to your eyes, Look ed altri sono disposti per portare a una diversa visione, decentrando la normale collocazione lasciano ampi margini per dirigere lo sguardo nell’angolo, all’apice o alla base del muro.
Dichiarazioni nette, parole o frasi, affermano pensieri come condizioni per una ricezione collettiva e dal valore universale; suggerimenti unici e totali. L’interesse comunicativo è espresso anche nelle opere multiple esposte nella teca o nel libro opera completa delle edizioni artistiche di Maurizio Nannucci, dal 1967 ad oggi (edito da Viaindustriae e Colli publishing platform); espressione di altra comunicazione che attraversa la stessa linea concettuale che unisce la parola con la luce, per la sua dimensione segnica e simbolica, nella rilevanza visiva.
Perché è vero, l’arte è un linguaggio e oggi, grazie all’utilizzo della tecnologia, la sua potenzialità comunicativa è ampliata nella resa immediata di un neon acceso o di un richiamo scritto infiltrato in un ambiente, reso assoluto dalla incisività del lavoro e dalla relazione biunivoca con lo spazio.
Così il neon assegna alla volontà comunicativa estrema nettezza globalizzante, con la consapevolezza da parte dell’artista che il mezzo tecnico espresso nel multiplo diviene, da dispositivo gassoso a elemento solidificante del contenuto semantico.
Maurizio Nannucci. THINK / NEON MULTIPLES, COLLI Indipendent Art Gallery – Roma, fino al 1 ottobre 2016
immagini (cover 1) Maurizio Nannucci. Think, 2016. Neon, cm 33 x 8 x 3.5, multiplo versione blu di serie in tre colori (blu, rosso, giallo), totale 21 esemplari firmati e numerati prodotto per la mostra “Think”, COLLI independent art gallery, Roma giugno 2016 (2) Maurizio Nannucci. installation view mostra THINK, COLLI independent art gallery, Roma 2016 (3) Maurizio Nannucci. Dettaglio teca esposta nello spazio COLLI independent art gallery, Roma giugno 2016. In primo piano: Multibox, Firenze, Centro ricerche estetiche f/uno, 1969 / 10 ex. numerati e firmati / 28x51x38 cm, Multiplo Neon / box in legno contenente multipli di sette artisti incluso Box di Maurizio Nannucci. (4) Maurizio Nannucci. installation view mostra THINK, COLLI independent art gallery, Roma 2016 da sinistra: Look (2011), Copyright (1990) multipli, neon, vetro blu