Lo scorso 5 giugno, e per una intera settimana, la RUFA – Rome University of Fine Art, ha aperto le proprie porte creative e si è messa in dialogo con la città per dar vita a un progetto speciale capace di estroflettere verso l’esterno la dinamicità dei suoi percorsi di studio e di avviare una serie di collaborazioni (tra i partner sfilano Rai Cinema, Emirates, MTV, Sky Arte, Exibart e Contrasto) che non solo disseminano in punti strategici eventi esclusivi, ma mostrano anche una fertilità orizzontale e democratica dei suoi sviluppi didattici sul tessuto urbano.
Dopo aver ospitato figure quali Stefan Sagmeister (2015), Karim Rashid (2016), Francis Kéré (2017) e Shirin Neshat (2018), per la quinta edizione del RUFA Contest, organizzata negli spazi dello storico e prestigioso Teatro Brancaccio, la Special Star (quasi un testimonial) del 2019 è stata David LaChapelle (Fairfield, 11 marzo 1963) che ha presieduto alla «serata/evento in programma» ed è stato anche presente alla Masterclass, presso la sede del Pastificio Cerere, per entrare nel pieno del tessuto educativo, dove gli studenti (nucleo e grumo di ogni evento organizzato dalla RUFA) hanno avuto un confronto costruttivo un artista tra i più spiazzanti e impertinenti della contemporaneità.
Dei 25 progetti presentati in questa nuova edizione del RUFA Contest («il RUFA Contest è pur sempre una gara, uno vince, tutti vincono» si legge nel concept dell’organismo istituzionale), Cheng di Yunfeng Liu ha ricevuto il primo posto e il premio Emirates, seguito a ruota da una serie di altri premi speciali come quello Rai Cinema per One second of eternity di Alessio Hong, Daniele Pellecchia e Flavia Daniele, quello di MTV per EX-STATIS di Francesco Floris e Ludovica Testa, quello di SKY Arte per Gurgone Lab di Camilla Gurgone (che ha ricevuto anche la menzione speciale della giuria) e quello Contrasto per Breathe di Michal Zemel.
Si tratta di un programma scientifico e performativo, di un evento dove La Divina Estetica, questo il concept del 2019, è simbolo di ricerca continua, di produzione artistica innovativa (quella dei ragazzi), di visione futura.
immagini:(cover 1) studenti e staff alla Rufa Academy, photo Claudia Rolando (2 – 4) Rufa Contest 2019 al Teatro Brancaccio