Alla fine degli anni ’70, nasceva Ars Electronica destinato per alcuni anni ad essere uno di pochissimi e selezionati Festival attorno al quale si raccoglievano specializzati da tutto il mondo per discutere di creatività, tecnologia e società. Il Festival si è poi esteso ad un Museo e ad una serie di laboratori aperti alla creatività e a ricerche transdisciplinari per diventare una piattaforma tra le più importanti su scala globale, ora riconosciuta anche dai settori più ‘tradizionali’ dell’arte.
Settembre è da sempre il mese in cui si apre il Festival nella raccolta cittadina austriaca di Linz. Dal primo anno di pandemia il Festival si è decentrato estendendo le sue radici in varie località nel mondo, circa 100 nel 2020, e ora in cerca di nuove alleanze in una vera e propria operazione di giardinaggio ubiquitario.
L’incontro tra tecnologia e società, oggi non solo attuale ma necessario, è un tema che Ars Electronica affronta da anni, in un arco temporale che arriva indietro ad un epoca in cui costruire ponti tra industria, creatività e discipline diverse, non era poi così scontato come ci appare oggi. Aver affrontato, digerito e metabolizzato queste tematiche, condizione che sottende la vita di tutti noi, gli ha permesso di ragionare da qui in avanti con un certo agio.
In riferimento al digitale, per esempio, è chiaro da subito che what began as a tool technology has become the central and transformative cultural technology, come afferma Jeffrey Stocker ingegnere visionario e direttore artistico di Ars Electronica nella presentazione del Festival online. Ed è da questa condizione dove bisogna trovare il punto di partenza per poter pensare ad un New Digital Deal, tema e proposito di quest’anno rivolto a rendere il digitale efficace.
Concentrati nella ricerca di un New Deal, si tratta anche di dar vita e forma ad un festival ibrido, tra mondo fisico e online, spalmato in una geografia ubiquitaria dove ‘coltivare’ alleanze. Dislocazione e decentralizzazione è la condizione necessaria del momento. Se ci pensiamo bene, è anche la successiva evoluzione di internet nella tecnologia blockchain. Ora se ne parla tanto come la tecnologia del futuro, ma lavora ai fianchi della società già da più di dieci anni. Sembra di tornare indietro nel tempo a quando, alla fine degli anni ’90, quando internet e computer come strumenti esistenziali del futuro erano argomento di cui si discuteva con grande enfasi, ma anche con grande incredulità rispetto alla possibilità che ciò sarebbe accaduto davvero. Nel frattempo, cerchiamo i nuovi strumenti per rendere il digitale efficace.
Ars Electronica 2021, 8 – 12 settembre 2021, Linz e nel mondo
immagini: (cover 1) Press Conference Ars Electronica Festival 2021 – Ars Electronica © Robert Bauernhansl (2) Ars Electronica Festival 2021: A New Digital Deal – How the Digital World Could Work (3) Kepler Hall – Credit: tom mesic (4) Impression of create your world 2020. Credit: vog.photo (5) Impression of JKU Campus. Credit: vog.photo