Tre studiose, Francesca Gallo, Paola Lagonigro, Martina Rossi, curano un workshop all’Università La Sapienza di Roma per raccontare, attraverso artisti e teorici protagonisti, di quando la televisione era al centro della sperimentazione creativa. Soprattutto, si racconta di cosa significhi sperimentare a tutto tondo, quando le aziende mettevano a disposizione studi e strumenti, consapevoli del fatto che sperimentare non lascia spazio ad una organizzazione definita in termini temporali e comporta necessariamente qualche fallimento.
Gli artisti partecipano a vario titolo ai programmi tv, firmando sigle, linea grafica, scenografie, ma anche sperimentazioni mai andate in onda, alcune delle quali saranno proiettate e commentate nel corso della giornata. La televisione, infatti, ha rappresentato sia un modello comunicativo da cui prendere le distanze, sia un nuovo medium da esplorare nelle sue specificità linguistiche e tecniche per grafici, pittori e scultori, interessati in particolare alle arti elettroniche.
L’artista pioniere Pietro Galifi racconterà di trent’anni di immagini elettroniche della TV analogica allo streaming in rete. La studiosa Martina Rossi parlerà delle scenografie televisive di Pino Pascali. Le sculture in TV di Fabrizio Plessi saranno al centro del racconto di Paola Lagonigro, Bruno Munari in TV. Silvia Moretti della poetronica di Silvia Moretti. Chiara Mari parlerà di Giulio Macchi, autore televisivo in conversazione con l’arte contemporanea; Pasquale Fameli dell’arte in tv negli anni Novanta e di Blobcartoon. Marco Maria Gazzano racconterà delle esperienze di Mario Sasso con la televisione, incluse quella delle pionieristiche sigle TV, e del tuo intreccio con le tecniche tradizionali. Le Tel(e)visioni di Ugo Nespolo saranno messe a fuoco dell’intervento di Anna Luigia De Simone. Questi e tanti altri contributi per ricordare e discutere di una fase della televisione (e della tecnologia in generale) del tutto sperimentale, una sperimentazione che negli anni è slittata nel confronto delle tecnologie entranti, oggi spesso appiattita (non sempre) in un utilizzo passivo o manieristico delle tecnologie. I singoli interventi saranno intervallati da discussioni con importanti studiosi, come Valentina Valentini, Raffaella Perna e Tommaso Casini dello IULM di Milano che in serata chiuderà l’incontro nel confronto con la studiosa Francesca Gallo, tra le curatrici del workshop.
Gli artisti visivi alle prese con le forme e i linguaggi della televisione, a cura di Francesca Gallo, Paola Lagonigro, Martina Rossi
Università di Roma La Sapienza. Facoltà di Lettere e Filosofia, Aula Odeion. Museo dell’Arte Classica, 18 Ottobre, 2019.10.00 – 18.30