Contain[era] presenta il lavoro di Angela Kaisers (invitata dalla galleria Zwitschermaschine di Berlino). Nelle sue opere Angela Kaisers riflette sulle proprie osservazioni ed esperienze di relazioni interpersonali, il comportamento delle persone (conscio e subconscio) verso gli altri e le specifiche situazioni o emozioni che devono ad affrontare. Esplora i parametri che sembrano rimanere statici, quali abitudini ripetiamo – o cerchiamo di liberarci – e quali variabili si verificano durante la nostra storia personale di amore e di relazioni.
Il processo creativo o il metodo di produzione delle sue opere si basa sulla ricerca e accumulo di informazioni e di idee, gli esperimenti e le esperienze che costruiscono uno schema, una storia. Si formano costellazioni e pattern che si traducono in collage, installazioni, grafici e testi. L’installazione BALD si basa su sei fiabe popolari raccolte dai fratelli Grimm e discute il trasferimento di storie, conoscenze e morali. Inoltre prende una posizione critica nei confronti del modo in cui le donne sono ritratte in queste narrazioni.
Le fiabe della collezione Grimm sono originate da informazioni e fonti del patrimonio culturale tedesco, influenzato da molte culture diverse.
Quando si analizza il contenuto delle sei fiabe scelte (Il principe ranocchio, Biancaneve, la Bella Addormentata, Cenerentola, Raperonzolo, Cappuccetto Rosso) diventa evidente che la base per tutti loro è uno stato di «attesa». Per qualcosa, per qualcuno, per un evento.
In BALD Angela Kaisers rompe i contenuti delle storie, li riduce al concetto di attesa e di conseguenza mette in evidenza e critica gli elementi moralistici del loro significato.
Con il suo gioco di parole il titolo dell’installazione – BALD – introduce l’approccio tematico e concettuale dell’artista: la parola tedesca «bald» (in inglese: «sono») è associato all’attesa di qualcosa o qualcuno come invece l’espressione inglese «bald» significa diretto, schietto.
Contain [era], il progetto itinerante che dal 20 agosto ha visto otto container trasformati in gallerie mobili da 8 artisti di 8 città europee: Praga, Bratislava, Varsavia, Budapest, Roma, Zurigo, Berlino e Vienna, sta proseguendo il suo viaggio lungo un circuito che collega tutte le città partecipanti, fino ad arrivare il 24 ottobre a Praga, destinazione finale, che rappresenterà un momento unico di incontro, visione e discussione dei risultati del progetto, al fine di sviluppare un ulteriore container collettivo.
«Condividere e ottenere informazioni, oltrepassando il divario di infomazione a livello locale e globale, scoprire le nostre radici nell’era post-Internet – questi sono i temi del progetto espositivo internazionale Contain[era], materialized Information Transfer in the Post-Internet Era. “Uno degli obiettivi di Contain[era] è di materializzare la modalità di condivisione delle informazioni a cui ci siamo abituati nell’era post-internet. Costantemente adottiamo e riversiamo contenuti: la condivisione è il ritmo della nostra generazione” affermano le ideatrici del progetto: Alexandra Karpuchina – Art Direct, Jana Kubátová, Inter-Art e la curatrice Magdalena Hartelová.Roma ha contribuito a grazie alla partecipazione di Label201 e ospitato il progetto di Carlo Zanni (IT) nei pressi del Tram Depot, di Janos Bruckner (HU) e di Lukas Troberg (AT) presso Eutropia, Città dell’altra economia, di Dionýz Troskó e di Adéla Součková (CZ) presso la Biblioteca Nazionale di Roma, dove è ora presentato il lavoro di Karol Komorowski (PL), a breve seguito da quello di Angela Kaisers (DE). (dal comunicato stampa)
Angela Kaisers, Biblioteca Nazionale di Roma, 14.10 -19.10, 2015.
immagini (cover 1 – 2 – 4) Angela Kaisers, Bald, site-specifi project for Contain[era],2015, courtesy Zwitschermaschine Gallery, Berlin (3) Angela Kaisers, Portrait.