La creatività al crocevia tra neuroscienze, Intelligenza Artificiale, Gaming, economie alternative e umanesimo, oggi al centro del dibattito più attuale, sarà discussa nelle mattinate dal 6 al 9 settembre 2022 dalle più importanti voci della scena internazionale in un programma di incontri online, gratuito e aperto al pubblico. La serie di incontri è parte della Doctoral Summer School Digital Rites and Embodied Memories, organizzata nel quadro del progetto europeo EU4ART_differences, finanziato dal programma HORIZON 2020.
In quei giorni, un gruppo di ricercatori provenienti da diverse capitali Europee si ritroverà nel Monastero di Casa San Silvestro a Monte Compatri. Le loro indagini individuali saranno restituite in un progetto corale inglobato in forme di ritualità contestualmente divise e simbioticamente connesse tra spazio fisico e virtuale.
La mattinata del 6 settembre apre il ciclo con questioni legate all’impresa artistica alla luce degli sviluppi della tecnologia, in particolare dell’AI, guidati da Tom van de Wetering, Program Manager del Entrepreneurship and talent program presso HKU – Hogeschool voor de Kunsten Utrecht – Expertise Centre for Creative Entrepreneurship. Domenico Quaranta, critico d’arte e curatore, esperto di arte digitale, si sposta nell’ambito di Blockchain, NFTs e arte, avvalendosi di un’esperienza ventennale di curatela e ricerca nell’ambito dell’arte digitale. Enrico Bisenzi, pioniere delle telecomunicazioni digitali sin dall’era pre-web, ora Professore all’Accademia di Roma, entrerà nel merito del rapporto tra Intelligenza Artificiale e copyright, partendo dai cambiamenti delle opportunità con l’avvento del Creative Commons. Adriano Bonafede e Gianluca Cannavale illustreranno Patamu, la start up che, generando prove d’autore, permette di pubblicare e condividere le opere tutelando la propria creatività.
La giornata del 7 settembre si avvia con il rapporto tra video games e gamification per il patrimonio culturale con Fabio Viola, uno dei più influenti designer al mondo, che, dopo aver contribuito a titoli come Fifa, The Sims, Harry Potter, nel 2018 è stato riconosciuto con il “Design Lessons” al Fuorisalone a Milano. Subito dopo, Galit Ariel, leader tecno-futurista nell’ambito delle tecnologie immersive, esplora la dimensione spaziale tra mondo fisico e digitale, tra qui e altrove.
La mattinata dell’8 settembre è dedicata a neuroscienze e umanesimo. Raitis Smits, artista pioniere nelle sperimentazioni delle arti digitali e Direttore fondatore del RIXC Center for New Media Culture (Riga) ci proietta nella nuova era dell’esperienza virtuale, dell’intrattenimento e dello storytelling e del suo impatto su educazione, social policy e conoscenza codificata. A Vittorio Gallese, neuro-scienziato e Professore di Psicobiologia all’Università di Parma con un ruolo importante nella scoperta dei neuroni-specchio, il difficile compito di avvicinare il pubblico alla Embodied Simulation Theory. Roberto Casati, insigne filosofo, Professore e membro di vari istituti di ricerca, illustra come la scienza cognitiva si intreccia con il consumismo dei dati con un corpus di sperimentazioni visive riprese dall’arte Rinascimentale.
Il 9 settembre il ciclo di incontri conclude con Intelligenza Artificiale e arte. Maurice Benayoun, pioniere new media, curatore e teorico, indaga il pensiero in movimento nella traslazione di astrazioni della mente, come i valori umani (amore, potere, pace, conoscenza) in forme di neuro – design, avvalendosi della BrainComputer Interaction (BCI). Marco Mancuso, altra voce illustre negli studi di arte digitale in ambito internazionale, esplora sogni e incubi, utopie e distopie, libertà e costrizioni dell’essere umano nell’ottica della sua trasformazione, nella prospettiva del post-umano e all’interno di un contesto trans-disciplinare tra arte, design, filosofia e teoria critica. Ádám Albert, artista, educatore e ricercatore a capo del Dipartimento di Anatomia Artistica, Disegno e Geometria presso l’Accademia di Belle Arti di Ungheria e direttore dell’Art and Art Theory College for Advanced Studies, si avvicina agli aspetti legati alla produzione, tra modellazione digitale e creazione generativa delle forme. Il collettivo INOUT, formato da studenti magistrali dell’Accademia di Roma, tutorati dall’artista Cinzia Pietribiasi, presenta i primi risultati del progetto Artificial Research / Artistic Intelligence che indaga con tecnologie di machine-learning la semantizzazione di esperienze artificiali.
DIGITAL RITES and EMBODIED MEMORIES, serie di incontri online, 6 – 9 settembre, online sulla piattaforma TEAMS.
Potete scaricare qui la locandina e qui il comunicato stampa dove trovate i link per potervi registrare all’evento gratuitamente.
La serie di incontri è parte della Doctoral Summer School, curata da Franco Ripa di Meana. In questo contesto, EU4ART_differences inaugura il proprio portale sul Research Catalogue, strumento di ricerca utilizzato da artisti, ricercatori e insegnanti, avviando l’importante collaborazione recentemente stretta tra EU4ART_differences e la Society for Artistic Research (SAR).
Il progetto EU4ART_differences si concentra sull’importanza della ricerca artistica nell’ottica di una cooperazione tra scienza e arte, e in senso più ampio, tra le scienze umanistiche e la società.
EU4ART_differences è un progetto finanziato dall’UE indirizzato allo sviluppo e alla promozione della ricerca artistica di alto livello, con un approccio trans-disciplinare su società, conoscenza e pensiero critico. Il team del progetto, guidato dalla HfBK di Dresda e affiancato dall’Accademia di Belle Arti di Roma, dall’Accademia d’Arte della Lettonia e dall’Università ungherese di Belle Arti, collabora per la costruzione di infrastrutture per la ricerca a lungo termine, e lavora alla progettazione di nuovi programmi di formazione artistica per studenti e ricercatori.