Il 17 novembre 2016, dal Cosmodromo di Baikonur, in Kazakhstan, è stato lanciato il razzo vettore Soyuz-FG, trasportando l’astronauta francese Thomas Pesquet alla volta della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Alla missione dell’astronauta, coordinata dal’Agenzia Spaziale Europea (ESA), è stato dato il nome di “Proxima”. Il progetto di Kac è coordinato da L’Observatoire de l’Espace, laboratorio artistico-scientifico dell’Agenzia Spaziale Francese. L’astronauta realizzerà l’opera Inner Telescope dell’artista Eduardo Kac, appositamente creata per l’assenza di gravità.
L’opera sarà costruita utilizzando materiali trovati nella stazione spaziale. La struttura è caratterizzata dall’assenza di una parte superiore ed inferiore, così come da una parte anteriore o posteriore. Osservata da una certa angolatura, la forma rivela la parola “moi” [“Io”, in Francese]; da un altro punto di vista vediamo una figura umana con il cordone ombelicale tagliato. Questo “moi” rappresenta il sé collettivo, che evoca l’umanità, e il cordone ombelicale tagliato è la nostra liberazione dai limiti gravitazionali.
Dagli anni ‘80, Eduardo Kac teorizza un’arte e una poesia che supera i limiti della gravità, e in passato ha già lavorato direttamente con i satelliti per la creazione di altre opere d’arte. Ora, nel 2016, Kac vede finalmente realizzarsi il sogno che insegue da oltre 30 anni: la creazione, produzione ed esperienza di un’opera direttamente nello spazio cosmico. Inner Telescope è uno strumento d’osservazione e di riflessione poetica, che ci porta a ripensare la nostra relazione con il mondo e la nostra posizione nell’universo.
Télescope interieur unisce una serie di passioni costanti di Kac. Queste includono il suo interesse di lunga data per gli aspetti visivi e cinestetici della poesia. Fluttuando liberamente nello spazio, questa composizione si rivolge tanto al pubblico della terra, quanto a quello del cosmo.
In quanto tale, attinge ai lavori dell’artista che facilitano la comunicazione tra le specie e tra le forme di vita organiche e inorganiche. Segue inoltre le sue opere precedenti trasmesse allo spazio che tentano di comunicare con esseri extraterrestri. Sfuggendo da categorie prestabilite, il lavoro porta avanti il sogno di Kac di una realtà in rete dove la reciprocità prende il posto dei rapporti di gerarchia e potere. Télescope interieur esprime quindi una visione utopica che punta oltre l’atteggiamento apocalittico che attualmente limita il nostro pensiero. In realtà offre la visione speranzosa di un futuro aperto, reso possibile da un genere umano rigenerato”. (il testo tradotto dall’inglese è di Eleanor Heartney)
Immagini (cover – 1) Pages from Kac’s artist’s book Space Poetry, 2016 (1) Kac and Pesquet at the European Astronaut Center, Cologne, 2016. Photo: Virgile Novarina