Flussi è il titolo e soggetto della mostra di Licia Galizia alla galleria romana di Anna Marra, a cura di Isabella Indolfi. Il flusso è anche ciò che intreccia la consistenza mutabile, imprevedibile e potente dell’acqua –soggetto di tutti i lavori – così come quella che scorre tra discipline diverse, nel caso di Licia Galizia con compositori, come Michelangelo Lupone e Laura Bianchini, in collaborazione con il CRM – Centro Ricerche Musicali di Roma che ha messo a disposizione la tecnologia sonora responsiva denominata “Planofoni” ®. Il risultato è un’opera corale che materializza l’elemento ‘acqua’ attraverso un’attenta orchestrazione di materia e suono che in fogli di vetro liquido, nel loro posizionamento, e nell’interazione tattile con i visitatori hanno trovato un piano di incontro.
Entriamo nello spazio e l’installazione Mare oscuro arriva ai nostri piedi. Non appena sfioriamo le onde nere che si materializzano nei fogli di vetro, la scultura attiva la componente sonora di Lupone e si colora di emozioni cupe, quelle testimoniate dal Mar Mediterraneo nel passaggio dei migranti.
Da qui la geografia prosegue nell’area desolata dell’area vulcanica su cui sorge la città di Dallol in Etiopia, zona inospitale che si materializza nella Fontana Gialla, per arrivare alle cinque installazioni che compongono Acqua, tante quante sono le lettere che formano la parola, e Diluvio. In questa serie di lavori, la scultura si estende dal piano bidimensionale del quadro, e poi ancora oltre, quando il contatto fisico lo attiva nella sua dimensione sonora che lo avvolge nella sua ‘aura’.
Le installazioni interattive ‘agiscono’ secondo un sistema che include un’Intelligenza Artificiale che, nell’esperienza accumulata degli algoritmi, e in risposta all’interazione dei visitatori, si comporta ogni volta in maniera diversa.
Si tratta di un percorso emotivo che arriva alla purificazione della materia con il suono dell’ultima componente di Acqua, realizzato da Laura Bianchini, e con la liberazione dal colore della fontana di Fontanile, che nel cortile chiude il percorso. «L’andamento della mostra – racconta la curatrice Isabella Indolfi nel testo critico – è costruito sulla contrapposizione tra superfici piane e curve, suoni gravi e acuti che si rincorrono tra le pareti della galleria sotto forma di vibrazioni e deviazioni».
Mentre ragioniamo sull’avanzare della materia intelligente e ‘vibrante’, argomenti che dalla prospettiva fantascientifica si stanno rivelando la realtà attuale, ascoltiamo il racconto della storia attraverso i canali emotivi.
Licia Galizia, in collaborazione con Michelangelo Lupone e Laura Bianchini, «Flussi», a cura di Isabella Indolfi
Galleria Anna Marra, Roma, 18.04 – 26.05.2018
immagini (cover 1) Licia Galizia, «Mare oscuro», 2018, planofoni® interattivi-adattivi (CRM), musica di Michelangelo Lupone, legno, vernice e vetro sintetico verniciato, dimensioni ambientali (2) Licia Galizia, «Acqua», 2018 , planofoni interattivi-adattivi(CRM), musica di Laura Bianchini e Michelangelo Lupone. veduta spaziale (3) Licia Galizia, «Diluvio», 2018, legno, vernice e politene verniciato, dimensioni ambientali (4) Licia Galizia, «Fontanile», 2018, legno, vernice, politene e lampada, dimensioni ambientali.