Hybrid Labs è la terza edizione della conferenza “Renewable Futures (Futuri Rinnovabili)” che si propone di sfidare il futuro della costruzione di conoscenza attraverso l’arte e la scienza. L’HYBRID LABS si svolgerà dal 30 maggio al 1 giugno 2018 presso l’Università Aalto di Espoo, in Finlandia, durante il Festival di Aalto. In occasione dei 50 anni della rivista e della comunità “Leonardo”, la conferenza HYBRID LABS ripercorrerà la storia della collaborazione tra arte e scienza, con l’intento di ripensare e immaginare il futuro di laboratori ibridi, dove la ricerca scientifica e la pratica artistica possano incontrarsi e interagire.
Il programma di apertura prevede l’apertura della mostra “Oslofjord Ecologies”. La mostra si basa sui risultati dei processi di ricerca artistica a seguito di workshop comuni, spedizioni sul campo e precedenti mostre e performance legate al progetto “Renewable Futures” di Creative Europe e alla collaborazione Nordic con Hybrid Labs. Curata da Kristin Bergaust per conto del gruppo di ricerca Art in Society della HiOA, questa mostra interdisciplinare comprende contributi provenienti da arti visive, arte e scienza, teatro, performance, design, cultura visiva, didattica dell’arte e ricerca urbana.
La conferenza “Renewable Futures” (Futuri Rinnovabili) inizierà con alcune note chiave che affronteranno il tema dei laboratori ibridi (HYBRID LABS) da prospettive più ampie. Delle presentazioni parallele discuteranno il futuro di HYBRID LABS, collaborazione tra arte e scienza, concentrandosi su cinque argomenti principali: pratiche ibride (in arte e scienza), narrazione ibrida, fabbricazione ibrida, realtà ibrida ed economie ibride.
Il 1° giugno sarà la giornata collaborativa e le celebrazioni per la ricorrenza di “Leonardo” con visite guidate a diversi laboratori del campus Otaniemi e un workshop sui metodi collaborativi. Il tema della presentazione sarà la collaborazione tra Arte e Scienza e la guarigione planetaria. Durante i tour dei Lab sarà sottolineata l’importanza degli aspetti legati al patrimonio degli spazi, del campus e degli aspetti innovativi della collaborazione tra arte e scienza. (dal comunicato stampa inglese)