Janaina Mello Landini decostruisce la massa di alcune corde di nylon fino a quando non diventano indivisibili. Visualizza, così, una geografia universale in cui leggere ogni cosa: dalla circolazione del sangue, al sistema neuronale, alle radici delle piante, al fascio di elettroni. Similmente potremmo immaginarlo come rappresentativo dell’intelligenza artificiale. Questo significa spostare i confini del termine ‘natura’ verso un significato che non riconosce più una separazione netta tra natura e artificiale, nella ricerca di nuovi parametri ed ‘equilibri’. Cliclotrama suggerisce questo e quant’altro può essere letto all’interno della circolarità della vita e del tempo che ne detta il ritmo.
Janaina Mello Landini, Ciclotrama 115 (writing)(Homage a Baron Marcel Bich), 2018, photo: Emilie Maté Nicolas via