Il frottage come strumento per un rilievo poetico.
La grafite che segna sul foglio lucido gli spazi poco vissuti del lungofiume Aterno-Pescara dell’omonima città adriatica: un rilievo e una lettura collettiva iniziata a giugno 2022 e conclusasi il 24 settembre scorso presso lo spazio Matta, con la presentazione dell’installazione permanente Particolari (d’après l’Aterno).
Il lavoro di Laura Viale a Pescara è l’esito di una residenza d’artista curata da Marcella Russo, (ideatrice e curatrice della sezione Matta Arte Contemporanea), nell’ambito del progetto Matta#Texture, progetto vincitore del bando Creative Living Lab, giunto alla terza edizione e promosso dal Ministero della Cultura (Direzione Generale Creatività Contemporanea).
Un’azione estetica per vivere in maniera diversa gli spazi periferici della città. Una sorta di lettura puntuale di quello spazio verso il quale la città sembra indifferente, volta a raccogliere la traccia piuttosto che a segnarla. Una lettura che si concretizza in azione collettiva: a giugno prima, a settembre poi, Laura Viale ha coordinato due gruppi di esplorazioni urbane che, lungo gli spazi in disuso sottostanti il ponte Flaiano di Pescara, hanno riportato su fogli di carta lucida, la superficie di pietre recuperate lungo l’argine del fiume.
Una tecnica, quella del frottage, che mostra la struttura del minerale, i solchi, l’erosione subita, ma che racconta anche la sensazione tattile che ciascuno ha esperito nel lavoro di ricalco. Sul lucido un segno tanto accidentale quanto soggettivo.
E sulle pareti interne dell’ex mattatoio di Pescara un’opera corale: sono installati quaranta fogli lucidi, risultato del lavoro collegiale di rilievo, che restituiscono la trama e la superficie della pietra, quanto la percezione aptica della pelle.
Negli spazi esterni, invece, l’opera permanente Particolari (d’après l’Aterno): il particolare di un frottage, il segno della grafite, letto da un software diviene pixel e poi tracciato vettoriale per tornare, infine, ad essere segno ed incisione su pietra. L’opera utilizza due lastre di pietra di Trani destinate allo scarto perché fessurate, sulla cui superficie è possibile leggere tanto i segni precedenti dello scarto quanto i nuovi segni che la fresa ha realizzato.
E il titolo dice bene dell’opera: la riproduzione e la mimesi della natura attraverso il particolare di un disegno a frottage di una pietra del fiume Aterno, frutto della soggettività del gesto, che è diventato, nel frattempo, altro.
HUB ATERNO: DI PIETRE E DI ACQUE, a cura di Marcella Russo, Spazio Matta, Pescara
immagini: (cover 1) Disegni realizzati durante l’azione di gruppo nel corso della residenza HUB ATERNO: DI PIETRE E DI ACQUE, con Laura Viale, a cura di Marcella Russo, nel contesto di MATTATEXTURE, Spazio Matta, Pescara, Courtesy: l’artista e Spazio Matta (2) Laura Viale, Particolari (d’après l’Aterno), 2022, dittico, incisione su lastre in marmo di Trani, 162 x 62 x 2 cm e 162 x 69 x 2 cm, Courtesy: l’artista e Spazio Matta, Pescara 83) Disegni realizzati durante l’azione di gruppo nel corso della residenza HUB ATERNO: DI PIETRE E DI ACQUE, con Laura Viale, a cura di Marcella Russo, nel contesto di MATTATEXTURE, Spazio Matta, Pescara. Courtesy: l’artista e Spazio Matta