Non c’è cosa più difficile che scrivere una favola, quell’arte del trovare parole semplici per comunicare qualcosa di complesso, o più semplicemente donare un pensiero diverso.
In questa pro-vocazione artistica promossa da Luigi Pagliarini (LP) si apre la sfida, ossia quella di creare un’operAzione corale dove la scrittura si trasforma in musica e linguaggio visuale. L’operAzione polifonica di LP consacra ogni immagine forgiata dalla sensibilità artistica di Federico Galdiero alla produzione di immaginari spalancando mondi paralleli e sensoriali. LP ci dona un viaggio psichedelico, superando il pozzo di Alice nel Paese delle meraviglie, oltrepassando il Vertigo di Hitchcock, la mente di Cobb in Inception (Christofer Nolan, 2010): un Inside out emozionante.
La favola di Pagliarini contiene, nel suo essere favola, energia pulsante e visioni di mondo mai raccontate o percepite. L’architettura favolistica qui promossa è una re-visione sul passato-presente-futuro, un sottosopra senza demogorgoni o passaggi segreti, dove i pre-concetti e gli stereotipi si smontano e il lettore “innocente” può finalmente comprendere l’esistenza di una connessione diretta e universale. Il “Pensiero Sensoriale” di LP qui promosso sposta il punto di vista da una dimensione antropocentrica a quella zoocentrica, nonché allocentrica: un’attrazione molto speciale dell’essere vivente. L’Opera Aperta di Pagliarini abita organismi fuori e dentro di noi i quali ci orientano e disorientano, dove il corpo stesso di configura come un universo: un terrarium semovente.
La metafora utilizzata dall’artista e psicologo italiano ci permette di indagare l’infinitamente piccolo, microscopico che a sua volta si relaziona con il macroscopico, una relazione profonda e connessa. Non esiste più il ‘c’era una volta’…, ma quello del ‘c’è e ci sarà sempre’, sfuggendo dalla brama antropocentrica per restituirci un pensiero molecolare, tentacolare e corale. Sta nel coro il sentimento della favola-favolaccia di Pagliarini.
L’intento dell’autore non è quello di un lieto fine, non c’è un lieto fine, né tanto meno una fine, contravvenendo anche alla natura delle favole e dell’immaginario sociale. Una presa di coscienza (e incoscienza) per non abituarci, ma disabituarci con sentimento nuovo, rinnovato di adesione ad una realtà a più dimensioni. Nella Flatlandia creata da Pagliarini emergono dimensioni possibili e impossibili dei sistemi viventi. Un Bing Bang planetario, una cosmologia corporea che genera periferie centriche e centri periferici: tutto si connette in un’atmosfera evolutiva. L’atmosferaggio di Luigi Pagliarini apre ad un Pianeta-Mente generativo, un’esplosione dove tutto nasce, cresce e muore. Bing-Bang che risuona come eco dentro e fuori. La fragilità dei sistemi viventi, dai batteri, ai funghi, dalle piante ai fiori, dagli animali agli esseri umani tutti appartengono al Pianeta Mente. Le atmosfere si mescolano, si connettono, si abitano e si contaminano: un’attrazione gravitazionale e trascendente. Pagliarini promuove un’intelligenza collaborativa, connettiva dove universi di relazioni paralleli generano codici compositivi per apprezzare il sentimento del Mondo. La grande sfida di Pagliarini è un sogno che si avvera, donare a chi sa ascoltare (i bambini) un diverso modo di guardare e provare l’odore della Terra, i sentimenti del mondo, il territorio delle atmosfere, le costellazioni della mente.
Il capolavoro di LP è una pazzesca atmosfera dove tutti ci rendiamo conto della potente connessione esistente tra pianeti viventi e satelliti della mente. Solo partendo dai bambini possiamo apprezzare il destino ultimo dell’universo, la sua fine (“Bing Crunch”).
Pagliarini riesce con sentimento corale a ricamare e tessere una trama cosmologica dell’universo con voce gravida di vita nella sua fragilità pre-potente. Pagliarini da questo punto del mondo “sversa” per un PianetaMente tendendo la mano ai bambini con grazia.
Emozione sonica, sonante: attimo estremo di fragilità. Respiro osseo che tesse la trama della mente e nell’esercizio ginnico del pensiero, il PianetaMente accade con Energia autentica. Una Supernova è quella che Luigi Pagliarini ci consegna, ci illumina, ci stupisce, ci fa innamorare. Una rinascita continua, in trasformazione e circolare. Il Pianeta Mente raccoglie nella consonante iniziale tutta l’anima potente di una “P” doppia Pagliarini-Pianeta dove la profondità della consonante partorisce una riflessione profonda sulla vita e sulla morte, senza averne paura, ma con responsabilità di raccontarla a chi nasce e si trasforma. LP è composizione sonora-magica che continua nel ritmo danzante delle atmosfere planetarie che dà l’inizio a un progetto ambizioso e molto più grande che segna l’insostituibile anima e coraggio di Luigi Pagliarini, un cuore da leone, una pelle di serpente e un animo da samurai, con Nuovi Immaginari che partoriranno dal suo cappello-Mente. Chapeu.
La favola continua …
Luigi Pagliarini, Il Pianeta Mente, illustrazioni di Federico Galdiero, testo di Catia Verna, Luigi Pagliarini, Edizioni Pianeta Mente, Roma 2022