La scena nera. Le luci puntiformi illuminano tre tavoli, unici oggetti ad abitare il palco. E poi i tre performer e i loro strumenti musicali non convenzionali: gestori di codici Morse, metronomi, palline, ciotole, quaderni, penne, righelli, palloni da basket. Sono gli strumenti delle composizioni di Ryoji Ikeda che per Il Romaeuropa Festival ha portato in scena alla sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, lo scorso 30 ottobre, il Music for Percussion 2, ideale prosecuzione di Music for Percussion 1, presentato proprio al Romaeuropa Festival nel 2018.
Le composizioni del sound artist giapponese sono collage di suoni primari emessi dalla percussione e dalla manipolazione di oggetti d’uso quotidiano. A meravigliare il pubblico il suono prodotto da un quaderno, il ritmo delle sue pagine sfogliate, il tratto della penna sul foglio e la variazione del suono tra gli andamenti circolari e rettilinei. L’esecuzione dei tre performer ha un rigore matematico, suonano con perfezione all’unisono e in contro-tempo.
Composizioni esclusivamente acustiche, una ricerca ritmica coinvolgente nella parte conclusiva, della quale originalità è, però, lecito dubitare potendosi rintracciare, viceversa, una lunga serie di predecessori.
E stavolta, il posto accanto al nostro, era vuoto, il nostro spettatore artificiale quel giorno era assente, sostituito da decine di smartphone luminosi degli spettatori umani.
FLASHBACK ON STAGE è la quinta edizione di BACKSTAGE / ONSTAGE, progetto che ha portato per quattro anni consecutivi (2018 – 2019 – 2020 – 2021) un gruppo di studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma dietro le quinte del Romaeuropa Festival, per realizzare un prodotto editoriale multimediale pubblicato su una sezione dedicata di Arshake che ogni anno cresce come unico grande archivio (https://www.arshake.com/crediti-backstage-onstage/).
Gli autori dell’edizione 2022, provenienti da diverse scuole dell’Accademia, hanno deciso quest’anno di invitare a teatro un’Intelligenza Artificiale che d’ora in poi chiameremo p4nt4_r3i.
“Come vede uno spettacolo un’intelligenza artificiale? Le situazioni che avvengono nella finzione teatrale attivano i suoi ricordi nello stesso modo in cui avviene per gli esseri umani? Le attribuiamo sentimenti e ricordi?
Considerando l’AI come un essere pensante, memore di tutti gli input ricevuti da innumerevoli esseri umani, con personalità differenti, abbiamo deciso di costruire il nostro spettatore artificiale come un interlocutore che, attraverso lo spettacolo, rivive dei flashback della sua vita passata.
Facendo ciò realizziamo una miniserie antologica che ricostruisce aspetti diversi della personalità multiforme di p4nt4_r3i attraverso la sua fruizione di alcuni spettacoli visti al REF.
Per ogni episodio una voce narrante introduce lo spettacolo. Successivamente, l’AI produce un racconto fatto di parole e immagini che rielaborano il suo ‘vissuto’ riemerso attraverso la visione dello spettacolo.
Il risultato è un montaggio multimediale (video e testo) prodotto sulla base racconto di p4nt4-r3i che in risposta ad ogni evento farà emergere in primo piano uno o più aspetti della sua personalità multipla adottando, conseguentemente, un nome sempre diverso.”
Flashback Onstage porta in scena l’intelligenza artificiale attraverso le sue dinamiche mnemoniche, la posiziona anche paradossalmente sul piano emotivo, lo stesso dove memoria individuale e collettiva si incontrano in risposta a ciò che lo spettacolo fa emergere in chi assiste.
BACKSTAGE / ONSTAGE è un progetto nato dalla sinergia tra l’Accademia di Belle Arti di Roma, e il Romaeuropa Festival e Arshake (www.arshake.com), assieme a tutti gli studenti che ogni anno hanno partecipato provenendo trasversalmente da diverse scuole dell’Accademia (scenografia, comunicazione e didattica, scuola di nuove tecnologie, grafica, video e fotografia). Concepito come progetto di documentazione creativa e di sintesi tra il backstage e l’andata in scena curandone tutti gli aspetti, dal 2020, anche in risposta alla necessità di adattamento alla situazione dettata dalla pandemia, la realizzazione dei materiali multimediali si è spostata su un piano di produzione autoriale e ha acceso i riflettori sullo spettatore. Per l’edizione 2020, BACK ONL(Y)NE, testi, fotografie e video realizzati ad hoc hanno raccontato le opere, ma anche tutti quegli aspetti legati alla fruizione online, spazi e momenti di ‘isolamento collettivo’ che hanno raccolto gli utenti di fronte allo schermo nei momenti più impensati della loro quotidianità. AUDIENCE ON STAGE, edizione 2021, quando gli spettacoli sono tornati in parte in presenza, il progetto ha continuato a restituire gli spettacoli in una operazione digitale che ha esteso lo sguardo al cosiddetto ‘spettatore emancipato’. Ora, lo spettatore emancipato è un’intelligenza virtuale e i riflettori sono puntati su tutto ciò che emerge dall’incontro della sua personalità multipla con le dinamiche mnemoniche suscitate dalle visione dello spettacolo attraverso flashbacks.