Joris Strijbos, artista olandese che con il suo lavoro ricerca la relazione e interazione sinestetica tra immagine in movimento e suono, presenta alla NOME Gallery di Berlino le sue sculture cinetiche luminose, Axon e Homeostase. Questa serie di lavori sono il frutto di una più ampia attività di ricerca nell’ambito della vita artificiale e della composizione generativa.
L’opera di Strijbos nasce da una serie di domande legate alla ricerca sulla cibernetica, sulla swarm intelligence e sulle reti di comunicazione. Attraverso le sue installazioni cinetiche egli elabora complessi scenari immersivi e sinestetici, dove l’immagine, il suono e la luce si intrecciano costantemente in una coreografia animata da più linguaggi.
Le due installazioni di Oscillations – Axon e Homeostase – sono composte da una serie di elementi identici, collegati attraverso una rete in uno scambio continuo di informazioni tramite segnali elettrici. Il comportamento collettivo degli segnali emittenti e di quelli ricettori danno vita a modelli imprevedibili più vasti delle parti individuali, come se fosse un sistema di organismi viventi con una loro composizione variabile. Emerge una scena in movimento, dove i confini tra un ordine “naturale” delle cose e le costruzioni meccaniche degli esseri umani vengono sfidati e messi alla prova.
Strijbos gioca con il potenziale della tecnologia per imitare i sistemi biologici, in questo modo i processi generativi fondono il mondo algoritmico con quello fisico. Dal punto di vista estetico, le sculture dinamiche si presentano monocrome e minimaliste, evocando l’austero codice visivo del Gruppo Zero fondato da Otto Piene e Heinz Mack negli anni Sessanta. Quando vengono azionate, le opere possono essere mulini a vento, uccelli metallici o segnali luminosi, i cui effetti creano agli occhi del pubblico un’esperienza multisensoriale. In Homeostase, ad esempio, molteplici oggetti rotanti sono programmati per eseguire una coreografia in continua trasformazione – un gioco di attrazione e repulsione che proviene dal linguaggio luminoso dello swarm.
Joris Strijbos, Oscillations, NOME Gallery, Berlin, 25.06 – 30.07. 2016
Joris Strijbos ha conseguito una laurea in Arte e Scienze presso la Royal Academy of Art dell’Aia, e un Master presso il Royal Conservatory dell’Aia. Le sue opere sono state esposte ad Ars Electronica (Linz), Sonic Acts (Amsterdam), TodaysArt Festival, STRP (Eindhoven), DEAF Biennale (Rotterdam), Wood Street Galleries (Pittsburg), Atonal Festival (Berlin), WRO International Media Art Biennale (Wroclaw), e presso il Van Gogh Museum (Amsterdam). Joris Strijbos fa parte di Macular, un collettivo di artisti che indagano l’interazione tra luce, suono e movimento. La loro pratica artistica si fonda sulla programmazione e manipolazione di sistemi e proprietà emergenti nonché sulla costante osservazione di fenomeni naturali e di processi dinamici.
Immagini (cover 1) Joris Strijbos – Axon, 2016. Steel, electric motors, electronics, LED lights, variable sizes. commissioned work by NOME, picture courtesy of the artist (2) Joris Strijbos – Homeostase, 2016. Steel, electric motors, electronics, halogen lights, variable sizes. commissioned work by NOME, picture courtesy of the artist