Segnate da una valenza simbolica che fa i conti con un vasto dizionario di tecniche e materiali, le opere di H. H. Lim (Malesia – 1954, vive e lavora dal 1976 tra Roma e Penang) resistono alle temperie del presente e coniugano, sotto uno stesso manto estetico, lo spessore della tradizione cinese e malese con gli strumenti dell’innovazione, per mostrare un’arteria visiva che, tra ironia e provocazione, tra visione occidentale e visione orientale, dimenticano a memoria la cultura, costruiscono cortocircuiti riflessivi sul presente, sulle presenze dell’arte e della vita.
Dal video alla performance, dalla pittura monocroma alla scultura calligrafica, dall’installazione alla fotografia, il suo lavoro – si pensi a Politicamente parlando, la personale organizzata a Milano (2014) negli spazi della Galleria Bianconi – affronta, con eleganza babelica, gli orizzonti della politica e dell’economia per scuotere il sistema nervoso dell’arte e invitare lo spettatore a ripensare la natura di un abecedario multiculturale sfuggente e snervante. [Con C’est la vie (2013), ad esempio, le scatole cinesi diventano gabbia occidentale, fortezza, istituzione totale, isolamento dell’uomo contemporaneo].
Lim gioca a scacchi (Partita a scacchi è la performance organizzata con Yang Jiechang a MiArt 2011), da tempo, con le varie figure del sistema dell’arte – con le regole del museo, delle fondazioni, dei collezionisti, delle gallerie, dei critici, dei curatori – per orientare il proprio discorso verso un orizzonte difensivo, dettato da una resistenza etica che riflette sulle smagliature dell’attualità, su un mondo il cui modello si lega irreparabilmente al commercio, ai falsi miti e riti d’oggi.
La lunga avventura, a Trastevere, di Edicola Notte (1990-2015), un Artist Space notturno che invita artisti internazionali a pensare, mediante opere site-specific, sulle varie forme dell’arte, rappresenta una ulteriore declinazione del suo lavoro, di un processo investigativo che setaccia il tempo e crea le speranze estetiche del futuro.
immagini
(cover 1) H. H. Lim, Il tesoro Nascosto, GNAM, Roma, 2011 (2) 60kg circa di saggezza, 2001 (3) H.H. Lim, Politicamente-Parlando, Galleria Bianconi, installation view, 2014 (4) H. H. Lim, Patience, Centre Regional d’Art Co ntemporain, Sete, Francia, 2004 (5) H. H. Lim, Gone with the wind, Exhibition view, UCCA, Beijing, 2010 (6) Red Room, Villa Arson, Nice, 2004