«Leggero, misurato. Ci si abitua presto» è il titolo della prima personale in terra zurighese di David Casini, artista toscano di Montevarchi, le cui traiettorie operative sono state intercettate dalla Galerie Plutschow & Felchlin e messe in esposizione fino al 4 ottobre. L’ambiguità nelle fattezze delle opere di Casini si concreta in un’ibridazione di caratteri e significati, ora artificio tecnico che vale come recupero di una dimensione artigianale del passato, ora proiezione futuristica nella costruzione di nuove simbologie.
Un’oscillazione anche temporale oltre che esecutiva, sincopata da una convivenza di elementi naturali e strutture lavorate, in cui il sapore archeologico tipico della teca è sostituito da un co-protagonismo sottile, che si rivela nella creazione di equilibrature misurate contrassegnate ancora una volta da un’alternanza, questa volta di pieni e di vuoti silenziosamente ambientati negli spazi neutrali del «white cube» zurighese.
La riflessione di Casini coinvolge ottone, vetro, plexiglass, oggetti colorati ed entità organiche o geologiche, il tutto nell’ottica della costruzione di una coesistenza alla quale lo spettatore tende realmente, attraverso l’osservazione dei dettagli, ad abituarsi presto, nonostante l’eterogeneità delle parti. Nell’opera di Casini è anche evidente un aggancio alla terra natia, attraverso la lavorazione delle lastre di pietra del fiume Arno che fanno da base e sfondo alle teche e che si impongono come fiero baluardo di una manualità quasi estinta. Nel percorso espositivo assume una posizione di centralità soprattutto ideologica il calco della testa del David michelangiolesco, innestato su una struttura metallica attaccata alla base da un agglomerato minerale. L’artista veste i panni di un collezionista «che imprigiona i reperti che raccoglie secondo curiose geometrie», popolando lo spazio della mostra di sculture composite, come ad esempio «Le pause sono brevi ed eterne» (2014), che è ancora una volta occasione di commistione di elementi organici, ottone, vetro, plexiglass, pietra minerale.
«Light, measured. One Soon Get Used to It», Galerie Plutschow & Felchlin, Zurigo, 29.08.2014 – 04.10.2014
immagini (all) Stefano Casini, Le pause sono brevi ed externe, brass, glass, mineral stone, plexiglass, organic elements, courtesy Galerie Plutschow & Felchlin, Zurich, 2014.