Il 28 dicembre Mariagrazia Pontorno si imbarcava su una nave cargo alla volta del Brasile e in un viaggio nel tempo. Si tratta di un progetto rivolto a ripercorrere lo stesso viaggio di Leopoldina d’Asburgo Lorena nel 1817, promessa sposa di Don Pedro di Braganza, principe ereditario del Brasile e del Portogallo. Un viaggio verso la conoscenza che richiede, allora come oggi, la presenza di competenze diverse.
Il viaggio di Mariagrazia Pontorno, è il seguito di un primo progetto del 2015, Tutto ciò che so, con la produzione di lavori che l’artista aveva realizzato, ispirati dall’erbario di felci brasiliane del botanico Giuseppe Raddi, parte della spedizione scientifica in Brasile sulla nave di Leopoldina e presenti nell’importante Orto Botanico di Pisa che sostiene il progetto.
Ora, a seguire queste due tappe, il viaggio approda nuovamente alla galleria di Silvana Vassallo con Everything I know / Volume 2 – Floating Lab.
Del viaggio, sin dall’inizio curato da Elena Giulia Abbiatici e Silvana Vassallo, sono restituite alcune esperienze che si intessono nuovamente tra le maglie dei diversi tempi trascorsi, quelli lineari del viaggio in nave, quelli digitali di chi ha seguito da lontano il viaggio, e di chi ora lo rilegge intrecciato nei vari racconti, cucito tra i vari media.
L’artista, prima della partenza e in collaborazione con le curatrici, ha invitato un «equipaggio virtuale» composto da artisti, intellettuali e scienziati che hanno inviato contributi che costituiscono un archivio in progress di Everything I know di cui è ora presentata una parte.
«Più che di una mostra si tratta della restituzione di un’azione performativa composita – così è annunciata nel comunicato – che ha attivato processualità artistiche ed esperienziali stratificate, spazialmente e temporalmente, coinvolto artisti, scienziati e intellettuali, contesti e saperi diversi, aggregando tutti questi elementi attorno al tema del viaggio, quale metafora di processi conoscitivi di esplorazione, scambio e raccordo tra passato e presente».
Oltre a immagini e video di documentazione, a Pisa sono presenti tutti i lavori che sono stati attivatori di processi di visione, dialogo, riflessione, esperienza. Alcuni collocati in teche museali prestate per l’occasione dall’Orto Botanico di Pisa, «a ribadire il legame con il luogo che ha ispirato il progetto e l’importanza di preservare come bene inestimabile tutto ciò che alimenta scambi di pensiero e conoscenza».
Alla fine del suo viaggio (fisico) la nave cargo è approdata a Rio de Janeiro il 31 gennaio, 2018, dove la visita all’ Orto Botanico ha aperto la strada a ulteriori sviluppi del progetto. A Rio, il progetto troverà, infatti, un suo successivo proseguimento.
Everything I know, volume 2 – Floating Lab, progetto di Mariagrazia Pontorno a cura di Elena Giulia Abbiatici e Silvana Vassallo, Passaggi Arte Contemporanea Gallery, Pisa, 07.04 – 26-05.2018
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immagini: (cover 1) Mariagrazia Pontorno, «Everything I know. Layer #1», tecnica mista, 2017 (2) Mariagrazia Pontorno osserva l’orizzonte attraverso «Atlante», scultura di Davide Dormino (3) «Mariagrazia Pontorno. Everything I know, volume 2 – Floating Lab», Passaggi Arte Contemporanea Gallery, Pisa, exhibition view (dettaglio) (4) Mariagrazia Pontorno, «Everything I know», osservazione delle costellazioni durante la serata siderale con playlist di Rosa Ciacci (5) «Mariagrazia Pontorno. Everything I know, volume 2 – Floating Lab», Passaggi Arte Contemporanea Gallery, Pisa, exhibition view (dettaglio) (6) Mariagrazia Pontorno. «Everything I know», tramonto a Tilbury, courtesy Mariagrazia Pontorno.