Il nuovo allestimento della Collezione MAXXI ha aperto al pubblico il 28 giugno. Fuori Tutto, a cura di Bartolomeo Pietromarchi, è il titolo del nuovo progetto museale concepito come «deposito aperto» dove i visitatori possono esplorare le opere del museo e le pratiche di ricerca e conservazione, solitamente non visibili al pubblico.
Per l’occasione il museo presenta per lo più opere che erano nel magazzino o di recente acquisizione, promuovendo uno spazio museale dinamico e svelato nelle sue funzioni non frequentate dal pubblico. Il deposito – topos letterario e luogo dove segreti e tesori si nascondono e sedimentano insieme agli oggetti di troppo – è qui inteso come pratica museale che espone i retroscena, tra etichette e timbri apposti sul retro delle opere e le tele in restauro.
Ad indirizzare il percorso della galleria del piano terra è la grande Quadreria Gian Ferrari, con 39 opere disposte su rete metalliche, dietro le quale si intravedono le lastre di plexiglass che costituiscono l’opera Compagni e Angeli dedicata ad Antonio Gramsci di Alfredo Pirri.
Seguono le opere di altri grandi artisti come Veduta con Segnale Animale di Mario Schifano, Piccolo Sistema di Gianfranco Baruchello, Autoritratto di Schiena di Michelangelo Pistoletto, Kounellis e tanti importanti nomi internazionali.
L’idea del deposito, utilizzata dal curatore come metafora e come modello, ricorre nell’articolazione spaziale, nell’organizzazione delle opere – si veda a tal proposito lo spazio dedicato alla serie China Made in Italy di Gabriele di Matteo in cui dipinti arrotolati e sovrapposti ricordano soffitte disordinate – e nelle didascalie, realizzate con un cartone spesso che ricorda le scatole di imballaggio.
Al piano superiore, il MAXXI mostra il suo legame con la città di Roma e la committenza fotografica dedicando all’ateneo della prima università di Roma il progetto “Atlante Sapienza”. La campagna fotografica, che vede cinque artisti coinvolti, ognuno con il proprio stile, narra la vita della città universitaria, tra le lavagne cancellate di Antonio Biasiucci e gli scorci interni dei dipartimenti di Silvia Camporesi.
Nella Sala Claudia Gian Ferrari, invece, si trova «In Restauro», iniziativa che ha l’obiettivo di rendere accessibili gli interventi di conservazione e restauro delle opere della collezione. Il progetto prende il nome dalla locuzione che solitamente si usa per indicare che un’opera della collezione è assente perché trasferita in laboratorio per motivi di conservazione. In questo caso «in restauro» sta per la presentazione dei lavori di restauro grazie ad un laboratorio appositamente adibito per il pubblico. Attualmente l’opera Sternenfall di Anselm Kiefer è oggetto di intervento del team dell’ICR (Istituto Centrale per il Restauro).
Fuori Tutto esibisce i laboratori di ricerca e conservazione come parte dell’attività di divulgazione pubblica, arricchisce l’esperienza del visitatore e promuove consapevolezza e apprezzamento del dietro le quinte del lavoro museale aprendo a riflessioni che riguardano l’accessibilità e la trasmissione nel tempo del patrimonio culturale.
Fuori Tutto, a cura di Bartolomeo Pietromarchi, Museo MAXXI, Roma, 28.06. 2023 – 25.02.2024
immagini (all) FUORI TUTTO, MAXXI © Fondazione Maxxi, ph: Riccardo Musacchio & Chiara Pasqualini / MUSA