PERFORMA l’ormai storico appuntamento con le arti performative arriva ora online per esaminare il ruolo della performance live, in particolare nel suo legame con architettura e design e dedica questa edizione alla figura del critico Germano Celant, recentemente scomparso.
Tutto nasce dal lancio del libro Bodybuilding durante la Performa Biennale nel novembre 2019, pubblicazione di architetti, scrittori, storici con taglio transdisciplinare che si sono rivolti alla performance come soggetto da esplorare da dove trarne idee da mettere in campo per l’architettura.
La mostra online porta performance e architettura in nuove dimensioni. In film, estratti di eventi online, e stimola la realizzazione di pubblicazioni digitali.
La mostra prende spunto da questa domanda così espressa dalla curatrice Charles Aubin: Cosa succede quando la performance entra nel mondo dell’architettura? Per gli architetti la performance può essere un metodo per disegnare, uno strumento per trasformare l’esperienza degli utenti o uno strumento di critica. In ogni caso, la performance è una spada che taglia la materia dell’architettura. La taglia ma permette anche di ridagli forma.
L’oggetto in esame è analizzato attraverso tre lenti. La prima è quella del Design, indagando come gli architetti hanno raccolto informazioni cruciali per il processo di design. La Sensory Walk (1971) di Anna e Lawrence Halprin, nata dall’unione di una coreografa (Anna) e di un architetto (Lawrence), aveva immaginato con la loro esplorazione a piedi della costa californiana, il design ambientale per il Sea Ranch, una comunità residenziale dell’Oceano Pacifico. La ditta Moore Grover Harper ha trasmesso la performance Design-A-Thons sulla televisione locale per attirare l’attenzione dell’audience sulla rigenerazione del centro città abbandonato di Roanoke, Virginia (1979).
La seconda lente è l’esperienza in cui comprendere architetture effimere che per la loro adattabilità e anche instabilità hanno aperto a nuove modalità di impegno pubblico. Haus-Rucker-Co’s – Ballon für Zwei (Balloon for Two – 1967) è stato un manifesto per l’architettura senza peso, per la città del futuro. Nel 2017, la struttura gonfiabile Spacebuster, dell’azienda berlinese raumlabor reclamava lo spazio pubblico in una parte della città di New York tutta privatizzata, ospitando workshops, screening e pasti. Prelude to the Shed (2018) di NLÉ realizzato su mura incernierate e pareti divisorie per adattarvi riconfigurazioni informali.
La terza lente è la critica e si rivolge alle varie modalità con le quali la performance ha fatto breccia su alcune questioni ambientali. Con Karaoke (2001) Nomeda & Gediminas Urbonas hanno portato assieme più di una dozzina di impiegati di banca in Lituania che hanno contribuito a costruire uno sguardo critico sull’ottimismo post-comunista.
La ditta spagnola Basurama e Area Ciega hanno guidato un autobus a due piani per un tour di Madrid che puntasse l’attenzione alle zone da ricostruire. Marching On (2017), di Bryony Roberts e Mabel O. Wilson ha portato performance colorate e gioiose realizzate da giovani teenager per contrastare l’ostinazione all’abbandono di alcune zone della città nelle pianificazioni urbane moderne.
Bodybuilding propone anche una serie di materiale d’archivio delle menti più radicali dell’architettura post-bellica, compresi gli edifici robotici di Arata Isozaki per l’Expo ‘70 di Osaka, e il Teatro del Mondo di Aldo Rossi, un teatro galleggiante che ha navigato sulla laguna di Venezia nel 1979. Questi lavori iconici offrono una alternativa alla linea storica degli architetti di oggi, come Andrés Jaque e il duo Cooking Sections. Nel suo complesso la mostra identifica la performance come strumento critico per ripensare il ruolo dell’architettura nella società.
Performa 2020 online. Bodybuilding
immagini: (cover 1) Aldo Rossi, «Il Teatro del Mondo (The Theatre of the World)», sailing past Piazza San Marco in Venice in 1979, courtesy Eredi Aldo Rossi (2) Bodybuilding Halprins Driftwood City Sea Ranch 1966 «Driftwood City» by Anna and Lawrence Halprin, a workshop from their «Experiments in Environment» series, Sea Ranch, CA, 1966. Courtesy Lawrence Halprin Collection, Architectural Archives, University of Pennsylvania. (3) Bodybuilding Ugo la Pietra Il Commutatore Milan 1970. Ugo la Pietra demonstrating «Il Commutatore» in Milan, Italy, 1970. Courtesy Archivio Ugo La Pietra, Milan. (4) Bodybuilding Coop Himmelblau Soul Flipper II Basel 1971 Photograph by Peter Schnetz Artist Corsin Fontana demonstrating Coop Himmelblau’s «Soul Flipper II» at Galerie Stampa in Basel, Switzerland, in 1971. Photograph by Peter Schnetz. (5) Bodybuilding Diller Scofidio The Rotary Notary and His Hot Plate New York 1985 Photograph by J. Vezuzzo. Performance view of “The Rotary Notary and His Hot Plate” by Susan Mosakowski, set design by Diller + Scofidio, at La Mama E.T.C. in New York. 1987. Photography by J. Vezuzzo. Courtesy Diller Scofidio + Renfro. (6) Bodybuilding, Andrés Jaque Office for Political Innovation Lisbon 2013 «Superpowers of Ten» by Andrés Jaque / Office for Political Innovation at the 2013 Lisbon Architecture Triennial. Courtesy Office for Political Innovation. (7) Bodybuilding Schweder Shelley ReActor 2016 Photograph by Richard Barnes.
«ReActor» by Alex Schweder and Ward Shelley at Art Omi, Ghent, NY, 2016. Photograph by Richard Barnes. (8) Bodybuilding SO – IL Ana Prvački L’air pour l’air Chicago 2017 Photograph by Laurian Ghinitoiu «L’air pour l’air» by SO – IL in collaboration with Ana Prvački in the Garfield Park Conservatory for the 2017 Chicago Architecture Biennial. Photograph by Laurian Ghinitoiu. (9) Bodybuilding. Wilson Roberts Marching On Marcus Garvey Park 2017. Photograph by Jenica Heintzelman «Marching On» by Bryony Roberts and Mabel O. Wilson. Performer Asante Garry from the Marching Cobras of New York City in Marcus Garvey Park, 2017. Photograph by Jenica Heintzelman.