Tutto il pensiero musicale associato a Barcellona suggerisce degli standard di ascolto legati alla mediterranean dance, scansione ritmica mid-slow che non supera quasi mai i 120 BPM, quindi un ritmo ballabile rilassato e solare. Le atmosfere da spiaggia estiva al tramonto hanno ispirato anche artisti centro e nord europei – i Booka Shade con tutto il roster della label tedesca Get Physical, ad esempio – ma di certo il producer Oriol Riverola, col moniker di John Talabot, può accampare diritti per ragioni di appartenenza geografica su questa tendenza musicale, non nuovissima ma sempre pregna di elementi di fascinazione.
Anche se la più recente uscita di Talabot è un capitolo della prestigiosa serie «DJ Kicks», 2013, la sua ultima fatica su lunga durata resta per ora il celebrato «fIN», album che nel 2012 ha spopolato in ambienti dance e non solo.
Sound pulito e levigato, deep house con rimandi alla scuola chicagoana e spiccata impronta melodica sia nei lavori compiuti, sia nelle tracce singole, rilasciate con cadenza piuttosto regolare anche negli ultimi mesi – è di poche settimane fa una raccolta di «edit» di netto sapore balearic, rilasciata anche su vinile. L’impronta attuale di Talabot è anche nella ricorrenza di campionamenti da strumenti acustici, corde e fiati, e da standard della black music.
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A Spring Attitude, John Talabot si presenta in duo con un altro producer spagnolo di nuova leva, Pional, direttamente da Madrid e con lui sul palco dopo una serie di suggestive collaborazioni in studio tra cui la celebre traccia Destiny e un paio di presenze nel citato album «fIN». Pional inserisce delle parti vocal ben riconoscibili ovunque nelle sue produzioni e ci si aspetta anche a Roma un apporto di questo tipo, oltre che nel design sonoro del set.
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